Scheda n. 592

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data incerta, 1816-1824

Titolo

La Partenza di Metastasio | Notturno | Del Sig. Bonifacio Asioli

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Asioli, Bonifazio (1769-1832)
autore del testo per musica: Metastasio, Pietro (1698-1782)
possessore: Borbone, Maria Luisa (1782-1824)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1816-1824]

Descrizione fisica

C. 37-50

Filigrana

Non rilevata

Note

La datazione del manoscritto fa riferimento al possessore Maria Luisa Borbone, divenuta Borbone nel 1816 e morta nel 1824.

Titolo uniforme

Ecco quel fiero istante. Cantata, La Partenza

Organico

Soprano e cembalo

Repertori bibliografici

Brunelli 1965: II, 780-782
Gasperini 1911: p. 161

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Adagio(aria, la maggiore, 3/4)
S, Ecco quel fiero istante
2.1: Allegro(aria, re maggiore, c)
S, Soffri che in traccia almeno
3.1: Adagio(aria, la minore, 6/8)
S, Io fra remote sponde
4.1: Adagio(aria, fa maggiore, 6/8)
S, Io rivedrò sovente
5.1: (aria, fa♯ minore, c/2)
S, Ecco dirò quel fonte
6.1: (aria, do maggiore, 2/4)
S, Quanti vedrai giungendo
7.1: (aria, la maggiore, 3/4)
S, Pensa qual dolce strale

Trascrizione del testo poetico

Ecco quel fiero istante
Nice mia Nice addio
Come vivrò ben mio
Così lontan da te
Io vivrò sempre in pene
Io non avrò più bene
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Soffri che in traccia almeno
Di mia perduta pace
Venga il pensier seguace
Sull’orme del tuo piè.
Sempre nel tuo cammino
Sempre m’avrai vicino
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Io fra remote sponde
Mesto volgendo i passi
Andrò chiedendo ai sassi
La ninfa mia dov’è.
Dall’una altra aurora
Te andrò chiamando ognora
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Io rivedrò sovente
Le amene spiagge o Nice
Dove vivea felice
Quando vivea con te.
A me saran tormenti
Cento memorie e cento
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Ecco dirò quel fonte
Dove avvampo di sdegno
Ma poi la pace in pegno
La bella man mi diè.
Qui si vivea di speme
Là si languiva insieme
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Quanti vedrai giungendo
Al novo tuo soggiorno
Quanti venirti intorno
Offrirti amore e fé
O dio chi sa fra tanti
Teneri omaggi e pianti
O dio chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Pensa qual dolce strale
Cara mi lasci in seno
Pensa che amò Fileno
Senza sperar mercè.
Pensa mia vita a questo
Barbaro addio funesto
Ah chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PAc - Parma - Biblioteca Palatina, sezione musicale
fondo Maria Luisa Borbone
collocazione Borb.73.1.3

Scheda a cura di Raffaella Barbetti
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