Scheda n. 5676

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Mentre in sen di Maria

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1660-1700]

Descrizione fisica

C. 49-56

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

2 soprani e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, c)
Mentre in sen di Maria
2.1: (duetto, la maggiore, c)
Aquiloni aure gelate
3.1: (aria, mi maggiore, c)
Al spirar di dolc’aurette
4.1: (aria, la maggiore, c)
Dormi dormi o bello infante
5.1: (recitativo-arioso, c)
Sia con modo inudito
6.1: (duetto, re maggiore, 3/4)
Su tacc’ogni vento
7.1: (duetto, c)
E mentre così disse

Trascrizione del testo poetico

Mentre in sen di Maria
Giace in humil presepe
Fatto bambin un Dio
Così con dolci note
Da tutto il ciel qui sceso a corteggiarlo
S’unir voci canore ad assonnarlo.

Aquiloni aure gelate
Che spirate
Vostri giacci con rigor
O fuggite men d’ingrate/ over portate
L’aure fredd’alma d’amor/ al nato amor
L’aure fredde al nato amor
Non più sussurrino
I venti orribili
I rauchi sibili
Non s’odan più
Dal ciel con impeto
Saette e fulmini
Folgore e turbini
Non scendan più
Gioisca ogni core
Ed acceso desio
S’è nato al mondo hoggi
Fatt’uomo un dio.
Pagl’ingrate che ferite
Sì divina alma bellezza
O mutate la durezza
O per aria pur ne gite.

Al spirar di dolc’aurette
Chiuda gl’occhi il nato amore
Si dia tregua al suo dolore
S’a Maria in sen ricetto.

Dormi dormi o bello infante
Di tua madre è strett’al sen
Dormi car’amato amante
Tu de’ cieli il sommo ben
Chiudi gl’occhi o sol divino
Pargoletta deità
Or ch’il tutto ride già.

Sia con modo inudito
Pur t’invidi’alle stelle
Questa capanna humile
Se cangiat’ha l’inverno in vero aprile
Il mondo giocondo
Per te sol ne sta
S’honori s’adori sì cara beltà.
Ma già ne vien il sonno
Che con dolce sopore
Dà pace al picciol Dio al gran Signore
E col divin suo viso
Rassembr’adormentato il Paradiso.

Su tacc’ogni vento
Sia muta ogni fronda
Non mormori l’onda
Con rapido piè
Del coro pennuto
Non sia chi presumi
Di mover le piume dar nota di sé
Lasci ‘l canto’ogni voce
Pong’il suon ogni cetra
Or ch’al sonno ne giace il Dio dell’etra.

E mentre così disse
La soave del ciel turba canora
S’udia con dolce incanto
Voce nel suon et armonia nel canto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.3.4.18

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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