Scheda n. 5637

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1750-1831

Titolo

Del Sig.r Mancini

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 18° sec.]

Descrizione fisica

P. 1-15

Filigrana

Filigrana costituita dalle lettere FP (Rilevata alla pagina 10 )

Titolo uniforme

Ahi che moro. Cantata

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: Largo(aria, si minore, c)
Ahi che moro
%F-4$xFC@c ,4B6-{'6D6.C,3B}{x8AB}6-{6G6.F3E}/
2.1: (recitativo, c)
Sapessi almen la tempra
3.1: (aria, si minore, c)
La vaga ch'impiaga
4.1: (recitativo, c)
Se prego il tempo
5.1: (aria, si minore, 3/8)
Vuoi che peni, penerò

Trascrizione del testo poetico

Ahi che moro e ristoro
Non ritrova amor per me.
Le faville sono mille
C’ho nel seno che vien meno
Perché amai senza mercé.

Sapessi almen la tempra di cui amor
Formò le mie ritorte
La notizia del mal sfogo [è] di morte,
Mai penar senza pace,
Procellar senza calma,
Respirar senza l’alma
È strazio sol d’un core
È tirannia d’amore.

La vaga ch’impiaga
O finge o nol sa.
Mi sente, si pente
D’amarmi guardarmi
Poi finge pietà.

Se prego il tempo alato
Ei mi risponde adesso
Che Filli è più crudel del Tempo istesso
Se ricorro al Destino
Egli che mi comprende
Mi dica a tal rigor non ho vicende.

Vuoi che peni, penerò
Vuoi che mora, morirò
Ma dimmi o crudele
A tanto soffrire
A tanto martire
Rispondi Infedele
Sperare potrò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 3.1

Scheda a cura di Giuseppe Migliore
Ultima modifica: