Scheda n. 5623

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1823

Titolo

Cantata del Sig.r Alessandro Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
copista: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)
possessore: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1823]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 4) ; 220x270 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Sull’ultima carta: "Fine della Cantata del Cav.r Scarlatti copiata da me Giuseppe Sigismondo dall’Orig.le del Cav.r Scarlatti. 15 Marzo 1823". La cantata corrisponde al manoscritto n. 510 della collezione di Giuseppe Sigismondo, giunto in biblioteca nel 1826.

Titolo uniforme

Il timido mio core. Cantata, Immagini d'orrore

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Hanley 1963: n. 319, p. 260

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Il timido mio core
2.1: Adagio(aria, sol minore, c)
Imagini d'orrore
3.1: (recitativo, c)
Pur talora il pensier fatto pietoso
4.1: Andante(aria, la minore, 2/2)
Amo sempre e sempre temo

Trascrizione del testo poetico

Il timido mio core
Penando va nell’affannato petto,
Che del mio fido affetto
Piace la rimembranza all’Idol mio:
Me con tormento rio
Agitato il pensiero
Sempre creder mi fa che non è vero.

Imagini d’orrore
Nel sen mi sveglia sempre il mio pensiero
E in tanto mio dolore
Con fide e salde tempre io soffro e spero.

Pur talora il pensier fatto pietoso
Apportarmi vorria qualche ristoro,
E dice a questo core:
Mitilde pensa a te, per te s’affanna...
Ma con idea tiranna
Sorge un pensier crudele e dice allora:
Sappi, sappi oh Filen,
Mitilde un altro adora.

Amo sempre e sempre temo
Che il mio ben mi sia crudel,
Nel mio foco gelo e tremo
Più costante e più fedel.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 256(11) (=22.1.4(3))

Scheda a cura di Giulia Giovani
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