Scheda n. 5183

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1710

Titolo

Di costante pensier matura legge

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1690-1710]

Descrizione fisica

C. 111r-114v

Filigrana

Non rilevata

Note

Attribuzione a Mancini nella prima pagina in alto a destra: "Mancini". Secondo Wright (cfr. bibliografia) la cantata si può datare tra le prime opere di Mancini, c. 1695-1705.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Wright 1975: p. 337, nº 57
Anglés - Subirá 1949: vol. I, p. 413

Bibliografia

Wright 1975: p. 76

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, do maggiore, c)
S, Di costante pensier matura legge
1.2: (arioso, mi maggiore, c)
S, Ed il passato sol languir mi fa
2.1: (aria, la minore, 3/8)
S, Sento ben ch'intorno al core
3.1: (recitativo, c)
S, Mi ricordo ch'un tempo
4.1: (aria, do maggiore, c)
S, Mi rendo amor la face

Trascrizione del testo poetico

Di costante pensier, matura legge
Scritta mi havea nel core
Per non seguir più amore.
Ma volgendo le luci
A due luci d’un sole,
Ad un sol che più splende
Nel ciel della beltà,
Mi scordai del passato.
Ed il presente sol languir mi fa
Parvero a me di ferro
L’antiche mie catene
Oggi mi sembran d’oro,
Abborrivo le pene, oggi l’adoro.

Sento ben ch’intorno al core
Nuovi dardi va scoccando
Quel crudel che mi piagò,
E mi par che sospirando
Con un crin che mi legò
Io già presi col pensiero
Il potere dir di no.

Mi ricordo ch’un tempo
Spesse volte giurai, ma che giurai?
Giurai di non amar quando odiai.
Or che amore m’induce
A rimirare, oh dio, tanta vaghezza
Delito è non amar simil belleza.

Mi rendo, amor,
Ma del mio ben
La face prendi.
S’è bello e caro e piace
Mi torni amor nel sen.

Paese

Spagna

Lingua

Italiano

Segnatura

E-Mn - Madrid - Biblioteca Nacional
collocazione M/2246.51

Scheda a cura di José María Domínguez
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