Scheda n. 5138

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Udite amanti udite / Farina

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Farina, Antonio (sec. 17.)

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 85-90v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, sol maggiore, c)
Udite amanti udite
2.1: (aria, sol maggiore, c)
Quanto è dura la catena
3.1: (aria, sol maggiore, 3/2)
Cupido l’infido
4.1: (recitativo, c)
Ma la mia bella intanto
5.1: (aria, sol maggiore, c)
Godi Filli riposa godi
6.1: (aria, sol maggiore, c/-6/8)
Dona pace a questo cor
7.1: Allegro(aria cavata, c-3/2)
Quanto cruda tu sei io son costante

Trascrizione del testo poetico

Udite amanti udite
Le più giuste querele
D’un amator fedele
Mentre inferma giacea
L’adorata mia dea
Era pari l’ardore
Ella ardeva di febre ed io d’amore.

Quanto è dura la catena
Di chi porta il core amante
Se l’amare è grave pena
Lo sa l’alma mia costante.

Cupido l’infido
Dispensa agli amanti
Le gioie a stille
Et a diluvio i pianti.

Ma la mia bella intanto
Dalle morbide piume
Come fulgido nume
Armata di splendor la faccia smorta
Più lucida è risorta.

Godi Filli riposa godi
Ch’io son nel moto errante
Basta a non riposar l’essere amante.

Dona pace a questo cor
O tiranna mia beltà
Mi fa martire d’amor
L’ostinata crudeltà
Dona pace a questo cor
O tiranna mia beltà.

Se brami così
Vedermi in catene
Tra tante mie pene
T’adoro sì sì.

Quanto cruda tu sei io son costante.
Non v’è pena maggior ch’essere amante.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.28.18

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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