Scheda n. 5039

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Cantata terza

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)

Fa parte di

(n. 5035/3)

Pubblicazione

Vienna : copia, 1712 (?)

Descrizione fisica

C. 20-27

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Giunto è il giorno fatal, Dorilne amata
2.1: Larghetto(aria, fa maggiore, 12/8)
Devo lasciarti alfin dolce mia vita
3.1: (recitativo, c)
Non piangere, mio core
4.1: Andante(aria, si♭ maggiore, c)
L'ultimo addio

Trascrizione del testo poetico

Giunto è il giorno fatal, Dorilne amata,
In cui tiranno il fato
Fra tante amare pene
Mi costringe a partir da te, mio bene.
Più non ti rivedrò mi dice il core,
Se misero, e dolente
Passerò i giorni miei sott’altro cielo.
Spettacolo funesto
Devo darti per fin l’ultimo addio,
Ingiustissimi! Numi! Addio Dorilne
Ti lascio e nel partire
Sempre amante fedel, vado a morire

Devo lasciarti al fin dolce mia vita
Più non vi rivedrò pupille amate
Se fida l’alma mia corre a morire.
Senza di te dolcissimo cor mio
Fra tanti affanni viver non poss’io
Se mi sforza il destin d’ognor languire.

Non piangere, mio core
Da tregua a tuoi sospiri
Ne m’accrescer col tuo maggior dolore
Ma pria che l’alma amante
Parta da te mia cara ascolta almeno
Le sincere proteste
Del tuo fedel, del tuo caro Falceste.
M’arderà sempre in petto
L’ardor, che mi tormenta
E fra l’ombrose selve
Desterò ancor pietà sino alle belve.

L’ultimo addio
Ti dona il cor mio
Non pianger mia vita
Dà pace al dolor.
Ti lascio e non moro
Io parto e ancor vivo
Ahi straggio inaudito
Ahi fiero martor.

Paese

Austria

Lingua

Italiano

Segnatura

A-Wgm - Wien - Archiv der Gesellschaft der Musikfreunde
collocazione VI 16569 Q 3712.3

Scheda a cura di Andrea Zedler
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