Scheda n. 4986

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1727-1730

Titolo

L'Ercole

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)

Pubblicazione

Vienna : copia, 1727 circa

Descrizione fisica

C. 9v-17v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Basso e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Insolito stupor m'ingombra il core
2.1: Andante(aria, re maggiore, 3/8)
Qual piacer provar poss'io
3.1: (recitativo, c)
Dunque l’Ercole invitto
4.1: Allegro(aria, si minore, c)
Ogni fasto audace altero

Trascrizione del testo poetico

Insolito stupor, m’ingombra il core,
Scendono nel mio petto
A numeroso stuol stragi e rovine,
Mi divora e m’affanna
Un non so che d’ardore,
Numi, che mai sarà? Mi sembra amore.
Amor, che al primo raggio
Funesto alla mia pace
Incatenommi l’alma,
E con torbida calma,
Scemandomi il contento
Sopra l’arrido stel della mia spene,
Mi lusinga il fellon, fra smanie e pene.

Qual piacer provar poss’io,
Se di speme il bel desio
Pur svanì da questo cor.
Reso amante è il mio pensier,
Ma non prova quel piacer,
Che pur suol donar amor.

Dunque l’Ercole invitto!
A cui trofeo onorato
Fanno gloria, valor, la fama, il fato,
Dovrà poi in mezzo a strazzi
Viver sempre penante,
Senza sperar pietà, deluso amante.
Atterrati centauri
E sostenuti cieli,
Cerberi vinti ed espugnati inferni,
Del mio braccio viril fu merto ed opra;
Ma di Iole vezzosa,
Invaghito il mio cor,
Mutai la clave in rocca, il ferro in fuso
E in feminile veste
D’indomito leon l’orrendo manto:
Tiro pendente il filo,
E innaspando la trama,
Il bel piacer d’amor, quest’alma brama.

Ogni fasto audace, altero
Cede vinto al dio d’amor.
Ogni cor benché severo
Nell’amar perde il vigor.

Paese

Austria

Lingua

Italiano

Segnatura

A-Wn - Wien - Österreichische Nationalbibliothek
fondo Musiksammlung
collocazione Mus. Hs. 17603.2

Scheda a cura di Andrea Zedler
Ultima modifica: