Scheda n. 4607

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1712

Titolo

Ardo gentil Fileno / Cantata a 2. Canto ad Altoncon Violini / Del Sig.r Antonio Caldara

Presentazione

Parte o set di parti

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)

Pubblicazione

Roma : copia, 1712

Descrizione fisica

1 partitura (23 c.) ; 265x205 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano, contralto, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: allegro assai- adagio(sinfonia, si♭ maggiore, c)
1.2: Minuet allegro(sinfonia, 3/4)
2.1: (recitativo, c)
Nice, Ardo gentil Fileno
3.1: andante(aria, do minore, 3/4)
Nice, L’altera sembianza
4.1: (recitativo, c)
Fileno, L’alta bellezza, o Nice
5.1: allegro(aria, re minore, 2/4)
Fileno, Dal bosco già n’andò
6.1: (recitativo, c)
Nice, Pensier di vil amore
7.1: allegro(aria, do maggiore, 3/8)
Nice, Amar chi t’ama
8.1: (recitativo, c)
Fileno, Nice, Ahi quanto è caro, e come i sensi alletta
9.1: allegro(aria, si♭ maggiore, c)
Fileno, Qual in bel prato
10.1: (recitativo, c)
Fileno, Giacche con vero affetto
11.1: (recitativo, c)
Nice, Di mia fede non dubitar che bramo
12.1: (recitativo, c)
Fileno, Io con alma costante
13.1: allegro(duetto, fa maggiore, 3/8)
Nice, Fileno, Con soave ardor d’affetto

Trascrizione del testo poetico

Ardo gentil Fileno
D’un si bel foco in seno,
Che mi sospinse il core
A vagheggiare con desio d’amore.

L’altera sembianza
Dal vago tuo ciglio
Promette costanza
D’amore e di fè.
D’amarti ben mio
Non temo il periglio
Che bramo e desio
Languire per te.

L’alta bellezza, o Nice
Che pose il ciel nel tuo gentil sembiante
Renda l’alma felice
D’altro più degno amante
A me sol giova e piace
La cara libertà,
Che il ciel mi rese a prezzo di tormenti
Ahi! che d’amari e torbidi spaventi
L’alma s’adombra al rammentar li danni
De miei penosi affani.

Dal bosco già n’andò
Correndo al prato
Vaga di ber nel rio
Lieta cervetta.
Ma s’arcier la piagò
Nel fonte amato
Dell’onda il mormorio
Le par saetta.

Pensier di vil amore
L’alma t’offende a nobiltà di mente
Si disdice il spavento
D’un sventurato amore
S’hai fier di senno ristorar tu dei
la già sofferta noia
Con la sorte presente
Di più felice e più sicura gioia.

Amar chi t’ama
Goder d’amore
Questa è del core
La più pregiata
Felicità.
Quel cor che brama
Le proprie pene
Di sdegno e degno
Non di pietà.

F.:Ahi quanto è caro, e come i sensi alletta
Dolce parlar vezzoso
In bel labro amoroso.
//
N.:Per il mio labro amore
T’insegna la pietà ch’haver tu dei
di te medesmo.
Ah richiama nel core
Spirti più generosi ed all’aspetto
D’avventurosa stella
Volgi la mente e rasserena il ciglio
Ch’il riamar chi t’ama
E saggio oprar e provido consiglio.

Qual in bel prato
Fa vago incanto
Co’ suoi splendori
Vermiglia rosa.
Tal co bei detti
Tu m’innamori
Ne dolci affetti
Bocca amorosa.

Giacche con vero affetto
Tu mi parli d’amor anima mia
Son contento d’amarti.

E di mia fede
Non dubitar che bramo
Che morte rea mi giunga
Pria di sciogliere il nodo,
Che mi lega a quel ben, che adoro ed amo.

Io con alma costante
Fé ti prometto, e a te mi giuro amante.

Con soave ardor d’affetto
stringo al sen quel caro ben
che m’alletta ed innamora
Tu sei mia gioia, tu mio diletto
per te vivo e l’alma mia
te desia ed ama e adora.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant. Hs. 764

Scheda a cura di Magdalena Boschung
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