Scheda n. 4601

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1715

Titolo

Rotte l’aspre catene / Cantata à Canto Solo Con Violini / Del Sig.r Antonio Caldara

Presentazione

Parte o set di parti

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)

Pubblicazione

Roma : copia, 1715

Descrizione fisica

2 parti ; 280x205 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

2 parti - S e bc, vl 1 e 2; 11, 7 f.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: allegro-adagio(sinfonia, do minore, c)
1.2: (sinfonia, c/)
2.1: (recitativo, c)
Rotte l’aspre catene
3.1: allegretta(aria, fa minore, c/)
In due begl’occhi
4.1: (recitativo, c)
Appena il cor sentì l’acerba piaga
5.1: allegretta cosi, cosi(aria, do minore, 3/8)
E pur vi deggio amar benche crudeli

Trascrizione del testo poetico

Rotte l’aspre catene
D’amoroso servaggio il cor godea
In dolce libertà l’hore serene
Invido del mio bene
Amor che del suo strale
Sempre scopo mi volse
Ver due nere pupille il vol disciolse,
E fermato in quei giri
Con le fiamme più ardenti
Ch’escon da loro accese
La sua rigida face
E distrusse il mio cor la pace.

In due begl’occhi
Lo strale accese
Poi lo riprese,
E mi piagò.
Ne la ferita
Più spera aita,
Che il labro fiero
Me la negò.

Appena il cor sentì l’acerba piaga
Uscir da quei begl’occhi
Dove i fulmini suoi raffina amore,
Che del labro gentile
Che con rara bellezza il crine adorna
Chiese pietosa aita
Ma che! pur infierita
La bella bocca al mio parlar dolente
Negò mercede, e disse,
Che se il ciglio saetta
In van de suoi cinabri,
Chi ferita restò soccorso aspetta.

E pur vi deggio amar benché crudeli
Pupille del mio ben labra spietate.
Chi sa che per le mie fiamme fedeli
In voi non si risvegli un dì pietate.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant. Hs. 789

Scheda a cura di Magdalena Boschung
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