Scheda n. 4399

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1704

Titolo

P.o di Maggio 1704 / Aless.o Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
autore del testo per musica: Ottoboni, Antonio (1646-1720)
possessore: Ottoboni, Pietro (1667-1740)

Fa parte di

Pubblicazione

Roma : autografo, 1704

Filigrana

Non rilevata

Note

Proveniente dalla biblioteca musicale del cardinale Pietro Ottoboni. Nelle raccolte manoscritte dei testi del padre di Pietro, Antonio Ottoboni, la cantata porta il titolo "Marito vecchio, sposa giovane" e "B[ella] Moglie d’un Vecchio". La composizione è stata scritta sicuramente a Roma dove Scarlatti si trovava dal 1703 al 1708.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la maggiore, c)
Sciolta da freddi amplessi
2.1: Allegro(aria, re maggiore, c/)
Fuggi pur, che fuggo anch'io
3.1: (recitativo, c)
Ma dal ciglio dolente
4.1: Allegro(aria, do maggiore, c 3/8)
Con lo sposo sagace lusinga
5.1: (recitativo, c)
Paga di ciò, che udì
6.1: (aria, la maggiore, c 12/8)
Con marito, che padre esser può

Trascrizione del testo poetico

Sciolta da freddi amplessi
Del canuto consorte
Per le stellate vie l’alba correa.
E già su l’auree porte
Il carro luminoso
Sparso di raggi il biondo Auriga havea,
Quando cò sensi istessi
Dall’insipido sposo
Fuggendo Irene in ciel le luci affisse,
Consigliò l’alba, anzi se stessa, e disse:

Fuggi pur, che fuggo anch’io,
Dal tuo letto al mio conforme.
Il tuo sposo è come il mio,
Sempre strilla o sempre dorme.

Ma dal ciglio dolente
Non so, perché ti cada
Preziosa rugiada?
Ah, del Fato inclemente
L’ingiustissima guerra
Vinca l’Aurora in cielo, Irene in terra.

Con lo sposo sagace lusinga
Con l’amante verace pietà.
A vicenda s’adori e si finga,
Che mal vive, chi finger non sa.

Paga di ciò, che udì,
Brillò l’alba e sparì.
Sorrise Irene e all’origlier penoso
Tornò veloce ad adular lo sposo.

Con marito, che padre esser può,
Donna bella non leghisi, no.
Chi negl’anni dispari tant’è,
Esser pari non può nella fè,
Che innocente o forzata giurò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

GB-Cfm - Cambridge - Fitzwilliam Museum Dept of Manuscripts and Printed Books
collocazione MU.MS.225.3

Scheda a cura di Berthold Over
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