Scheda n. 366

O voi che lungo il verde aprico seno
Del bel nostro Tirreno
Valor virtù bellezza in preggio avete
Ninfe e pastori alme gentili e liete
Udite il nostro ancora ignoto vanto
Che con alto stupor lodando io canto.
Tutti i suoi preggi il Ciel più belli e chiari
Accolse a prova in giovinetta ninfa
Nella gentil Clorinda altera e bella
Che allo stupor, qual matutina stella
Empie d’alto splendor chi l’ode e mira:
O fortunato chi per lei sospira.

Nel bel lume degl’occhi vivaci
Amor mille faci
Accender saprà
E col nero leggiadro suo crine
O quante rapine
Ben presto farà.

Oh se un dì miraste
Nel verde april degl’anni
Di senno e di valor tutta ricolma
Accorta favellar leggiadra e saggia
O danzar vaga e snella o in voci espresse
E in dolci modi e rari
Spiegar cantando in semplicetti amori
Di ninfe e di pastori,
Certo direste allor come io già dissi
A lei che siede in cima a pensier miei
Un miracol tra noi sembra costei.
Ma che veggio! Clorinda
Ecco giunge improvvisa,
Presto accorrete o ninfe o pastorelli
L’ovil l’agnelli e le campagne usate
Presto lasciate e qui venite in fretta
Ch’ella soletta va cantando. Oh dio,
Sdegnosa fugge al troppo gridar mio.

Solinghe aurette
Ch’a lei n’andate
Deh giù recate
Del dolce canto
Un’eco almen.
Chiuse vallette
Ch’ogn’or l’udite
Il varco aprite
Al vento all’aura
Che seco vien.