Scheda n. 3465

Tipo record

Scheda superiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1716-1728

Titolo

Di Don Antonio Vivaldi Cantate Tomo II

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Vivaldi, Antonio (1678-1741)
possessore: Soranzo, Jacopo (1686-1761)
possessore: Durazzo, Giacomo (1717-1794)
possessore: Durazzo, Giuseppe Maria (1805-1893)
possessore: Durazzo, Marcello (1842-1922)
copista: Vivaldi, Giovanni Battista (1655-1736)

Comprende

3. Elvira anima mia (n. 3468)
4. Si levi dal pensier (n. 3470)
5. Il povero mio cor (n. 3469)
7. Del suo natio rigor (n. 3472)
47. La pastorella (n. 4065)
60. Fonti del pianto (n. 4079)
62. Sì sì luci adorate (n. 4081)
64. T'intendo sì mio cor (n. 4083)

Pubblicazione

[S.l. : autografo in parte, 1716-1728]

Descrizione fisica

1 partitura (302 c.) ; 221x310 - 225x315 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’intitolazione a c. 1r; l’intitolazione sul dorso è "Vivaldi Cantate T II"; sul risguardo del piatto anteriore cartiglio "In memoria di Mauro Foà i genitori". A c. Iv: "Ricognizione del 11-II-1947...". Timbro del Collegio S. Carlo. Etichetta Marcello Durazzo. Legatura in piena pergamena. Due cartulazioni (una a matita e una a penna) redatte in fase di revisione del manoscritto; alcuni fascicoli recano un’ulteriore cartulazione a matita. Le arie Addio caro tu ben sai, Semplice non temer, Un tenero affetto e Anima mia, mio ben hanno paginazione coeva. Le cc. 23-25 e 30-32 facevano parte originariamente dello stesso fascicolo, così come le cc. 107-114 e 169-175. Alcuni numeri contraddistinguono le arie Parli in te, parli il cor mio (c. 41r, n. 1), Dille ch’il viver mio (c. 56r, n. 2), Quel augellin che canta (c. 70r, n. 3), Fra catene ogn’or penando (c. 84r, n. 4), Mio cor s’io ti credessi (c. 90r, n. 2), Zeffiretti che sussurate (c. 98r, n. 5), Ormondo ti scordasti (c. 117r, n. 9; c. 212r, n. 10), La pastorella (c. 135r, n. 5). Alcune cantate sono numerate: Indarno cerca ("Cantata 5.a"), Il povero mio cor ("Cantata 7.a"), Nel partir da te mio caro ("Cantata XII.ma"), All’ombra d’un bel faggio ("Cantata 9.a"). Alle cc. 217r e 247r (oratorio Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie) l’indicazione "Per la Sig.ra Barbara"; l’inizio dell’oratorio (c. 209r) è contrassegnato dal monogramma composto dalle lettere "A.L.B.M.D.A." (secondo Strohm: Laus Deo Beataeque Mariae Deiparae Amen). Il manoscritto è il risultato dell’assemblamento di numerosi fascicoli comprendenti cantate, estratti di varie opere e l’oratorio Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie RV 644. Il manoscritto è in parte autografo e in parte copia di 3 mani (Scriba 4, probabilmente Giovanni Battista Vivaldi, Scriba 22 e Scriba 23).

Repertori bibliografici

Ryom 1973: pp. 69-76
Ryom 1974a: RV 644, 649, 652-6, 658-9, 661, 664-8, 670-1, 684

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Tn - Torino - Biblioteca Nazionale Universitaria, sezione musicale
fondo Foà
collocazione Foà 28

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: