Scheda n. 2671

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1688

Titolo

Muoiono le città muoiono i regni / Parole del Sig. Giorgio Raparini

Presentazione

Parte o set di parti

Legami a persone

compositore: Perti, Giacomo Antonio (1661-1756)
autore del testo per musica: Rapparini, Giorgio Maria (1660-1726)
tipografo: Monti, Giacomo (1600-1689)
librario: Silvani, Marino
dedicatario: Leopoldo I d'Asburgo (1640-1705)
dedicante: Perti, Giacomo Antonio (1661-1756)
possessore: Portelli, Francesco

Pubblicazione

In Bologna : per Giacomo Monti, 1688

Descrizione fisica

5 libri parte

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Muoiono le città muoiono i regni. Cantata morale, Vanità delle grandezze humane

Organico

Soprano, 2 violini, violoncello e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: Largo(arioso, sol minore, c)
Muoiono le città muoiono i regni
2.1: (recitativo, c)
Del gran Tonante a palsar gli sdegni
3.1: Andante(aria, sol minore, c)
Sono i fasti de regnanti
3.2: (aria, sol minore, c)
Sol dei Re le pompe sono
4.1: (recitativo, c)
Non v'è torre gigante
5.1: (aria, re minore, 3/8)
Va fregiato di porpore ed ori
6.1: (recitativo, c)
Del ciel provoca l'ire
7.1: Andante(arioso, sol minore, c)
Muoiono le città muoiono i regni

Trascrizione del testo poetico

Muoiono le città, muoiono i regni.

Del Gran tonante a palesar gli sdegni
Alle teste reali
Le comete adirate
Parlan lassù dal Ciel lingue fatali,
Sono invan coronate
Di sacro allor le ambiziose fronti
Che se in terra i monarchi
Saran di colpe carchi
Quando il fato veder gli voglia oppressi,
Oggi hanno allori al crin, diman cipressi.

Sono i fasti de’ regnanti
Vento, arena, fumo e ombra;
Oggi ridon festeggianti
E diman il duol gl’ingombra.
Sono i fasti de’ regnanti
Vento, arena, fumo e ombra.
Sol dei Re le pompe sono
Piuma, lampo, fiori e vetro;
Oggi calcan regio trono
E diman son nel feretro.
Sol dei Re le pompe sono
Piuma, lampo, fiori e vetro.

Non v’è torre gigante
Che il fulmine tonante
Non atterri e rovini,
Hanno i loro destini
Fugaci ancor le più superbe moli.
Muoiono le città, muoiono i regni
E l’uomo d’esser mortal par che si sdegni.

Va fregiato di porpore ed ori
Quel Monarca e gli omeri e il crine,
Ma quei fragili e vani tesori
Che vil fango non coprano alfine.

Del Ciel provoca l’ire
L’orgoglio de’ Tisei
Ben ch’alzino di bronzo al Ciel le fronti
Son sepolcri del fasto i mausolei,
Abbian le gemme e l’or nel seno i monti
De’ fulmini divini
son destinati segni.
Muoiono le città, muoiono i regni.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione II.132.2

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: