Scheda n. 2665

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1711

Titolo

L’amor lontano / Cantata à voce sola con violini / Del Sig.re Antonio Caldara

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)
possessore: Ruspoli, Francesco Maria (1672-1731)

Pubblicazione

[Roma : copia, 1711]

Descrizione fisica

C. 110-128v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Irene idolo mio lontananza crudele. Cantata, L'amor lontano

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: All.o assai / Ad.o / All.o(sinfonia, do minore, c)
2.1: (recitativo, c)
Daliso, Irene idolo mio, lontananza crudele
3.1: Larghetto(aria, si♭ maggiore, c)
Daliso, Ria cagion d'ogni tormento
4.1: (recitativo, c)
Daliso, Ma se la fé della mia bella Irene
5.1: All.o(aria, mi♭ maggiore, 2/4)
Daliso, All'or quando il labro mio
6.1: (recitativo, c)
Daliso, È ver che per pietade del mio penare
7.1: All.o(aria, do minore, 12/8)
Daliso, Il mio core, la mente, e il pensiero

Trascrizione del testo poetico

Irene idolo mio
Lontananza crudele è quel tormento,
Che in questo amante core
Ogn’ altro avanza, a me si fa presente
Tutto ciò che di pena accoglie amore,
Desta in me un rio timore
Della più pura tua costante fede,
E allor che lungi il ciglio a te si vede
Fugge la bella speme del gioire
E d’ogni acerbo duol provo il martire.

Ria cagion d’ogni tormento
E la fiera lontananza,
Tu lo sai misero cor
M’ama Irene e pur pavento,
E non basta la speranza
Per dar pace al mio dolor.

Ma se la fé della mia bella Irene
Non basta a far più lieve il duolo mio
Allor che a lei lontano
Vivo dagl’occhi, ma non già dal core,
Ogni sperar fia vano
Se tu non sei vicina a chi t’adora
Mentre un tuo guardo solo
Quest’alma sollevar può da’ogni duolo.

Allor quando il labro mio
Potrà dirti idolo mio
Sarò lieto a tutte l’ore.
Ora è un sol breve momento
Quel che prova di contento
Il mio fido amante core.

È ver che per pietade
Del mio penare a me più volte additi
Il sentier che tu calchi Irene mia,
Ma pur non è contento il tuo Daliso
Quando che un sol momento
Lontan dagl’occhi tuoi vive diviso.

Il mio core, la mente, e il pensiero
Son seguaci mio ben del tuo piè.
Ma se il ciglio non mira il sentiero
Che tu calchi contento non è.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
fondo Santini
collocazione Sant.Hs.748.7

Scheda a cura di Magdalena Boschung
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