Scheda n. 2664

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1712

Titolo

Vaghe Luci / Cantata ad Alto Solo con Violini unisoni / Del Sig.re Caldara

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caldara, Antonio (1671c-1736)
possessore: Ruspoli, Francesco Maria (1672-1731)

Pubblicazione

[Roma : copia, 1712]

Descrizione fisica

1 partitura (10 p.) ; 275 x 205 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Contralto, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Larghetto(aria, do minore, c)
Vaghe luci, è troppo crudo
2.1: (recitativo, c)
Troppo nobile ardor m'acceso il seno
3.1: all.o(aria, do minore, 3/8)
Potessi almeno dirti ch'io t'amo

Trascrizione del testo poetico

Vaghe luci, è troppo crudo
Il destino del mio core,
Che languendo al vostro ardore
Dee la fiamma in sen celar.
Si tiranna è la mia sorte,
Che soffrir dovrò la morte
Pria ch’al mio fatale amore
Premio un dì possa sperar.

Troppo nobile ardor m’accese il seno;
Onde il solo bramare
Anzi solo pensar, che mai risponda
Alli sospiri miei l’idolo mio
È folle speme, è troppo van desio
Quindi per maggior pena
Del mio fatale, e disperato ardore
Pur troppo sa l’innamorato core
Ch’è un capital delitto il sol pensiero,
Che secondi i miei voti il nume arciero.

Potessi almeno
Dirti ch’io t’amo
E che sol bramo
Morir per te.
Anche il rigore
Daria contento
Al fido core
Ed alimento
D’eterno amore
Alla mia fé.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
collocazione Sant.Hs.795

Scheda a cura di Magdalena Boschung
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