Scheda n. 2645

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1750

Titolo

Cantata à Voce Sola / Del Sig.r Baron d’Astorga

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1710-1750]

Descrizione fisica

8 c. (33r-40v) ; 210x270 mm

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 33r; cartulazione moderna a matita (33-40) e prob. coeva (37-44); sopra l’incipit è scritto "N. 6"; c. 40v vuota

Titolo uniforme

Aurora idolo mio. Cantata

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Aurora idolo mio
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2.1: Largo(aria, do maggiore, c)
S, Se colpa fu l’amare
3.1: (recitativo, c)
S, Se mi lasciasti o bella
4.1: A tempo giusto(aria, sol maggiore, 3/4)
S, Di me gelosa saresti ancora

Trascrizione del testo poetico

Aurora, idolo mio,
Dimmi, deh, qual desio
Ti costrinse a lasciar quest’alma amante,
Che visse in ogni istante
Per te in pene, in sospiri e in duolo rio?
Se il troppo amarti, oh Dio, fu per me colpa
Con pena uguale almeno
Sappi quella punir e sappi ancora,
Che mai con tal rigore
Si punisce un amante e fido core.

Se colpa fu l’amare
Contento di penare,
Gioisce questo cor,
Vive quest’alma in sen.
E se con pena ria
Trafitta è l’alma mia,
Perché pena in amor
Gode ogni dì seren.

Se mi lasciasti, o bella,
E verso me sdegnoso
Volgesti il guardo tuo,
Perché di te mio ben, mia vaga stella,
Vissi troppo geloso,
A torto mi punisci,
Perché già mai l’amore
Senza gelosia siede in un core.

Di me gelosa
Saresti ancora,
Mia vaga Aurora,
Se al cor sentissi
Amor per me.
Tanto sdegnosa
Con chi t’adora
Ama chi t’ama,
Tanto rigore
Mio ben, perché?

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.25.6

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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