Scheda n. 2476

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1682

Titolo

Armati di coraggio risoluto

Presentazione

Non applicabile

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia di Angelo Durante, 1682]

Descrizione fisica

7 c. ; 205x275 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’incipit testuale (c. 190v); num. delle carte coeva (190v-196v); sopra l’incipit è scritto da mano moderna a matita: "1-D-5m"; a c. 190r conclusione di Già sul meriggio ardente il Dio di Delo (v. scheda 2475); a c. 196v incipit di Io non so se potrai fingere (v. scheda 2477); attribuita a Carapella nel RISM (v. Repertori bibliografici) e su Internet Culturale; per la data v. scheda 2463; per l’identificazione del copista v. scheda 2469; nella descr. analitica 4.1 e 6.1 sono in 6/8 mentre l’originale riporta 3/8.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (arietta, re maggiore, 3/2)
S, Armati di coraggio
%C-1$xFC@3/2 4'DEFSAB2.A4G2F/4DEFGAB2.A4G2F/
2.1: (arioso, c)
S, Se la mira è troppo in alto
%C-1$xFC@c 4'.A8A''4D8DD/4E{6EF}8G.F6E4D/
3.1: (recitativo-arioso, c)
S, L’ardir che ti dà l’ali
%C-1$xFC@c 4-8-''FDDEF/{6'BFGAB''CDE}8FF4-/
4.1: (aria, mi minore, 6/8)
S, Brunette pupille
%C-1$xFC@6/8 8--'E.F6G8A/.G6A8B.A6B8b''C/
5.1: (recitativo, c)
S, Generoso mio cor mori beato
%C-1$xFC@c 8-6''EE8C6DE4'A8A6AE/4FF8-6AA8A6B''C/
6.1: (arioso, re maggiore, 6/8)
S, Se d’amar t’alletta un riso
%C-1$xFC@6/8 8-'DE{FG}A/4B8''C{.D6F8E}/
7.1: (recitativo, c)
S, La mia fé cos’ t’esortar
%C-1@c 4-8-''6EE8'BBB''C/4'AA-A/

Trascrizione del testo poetico

Armati di coraggio
Risoluto mio core
Ne’ farti indietro al saettar d’amore,
Se il volo è troppo ardito
Caderai sì, ma con felice sorte
Fulminato da un sole havrai la morte.

Se la mira è troppo in alto
Il timor non t’avilisca
Segua pur l’Icaro il salto
Purché ch’il sol t’incenerisca.

L’ardir che ti dà l’ali
Altro fin non pretende
Che pascesti di sguardi
Dunque se tanto può sereno il ciglio
Dell’arciera beltà che m’innamora
Miratemi begl’occhi e poi si mora.

Brunette pupille
S’un guardo girate
Tra nere faville
Voi l’alba oscurate.
Per luci sì belle
Avezze [i.e.] a ferire
Con armi di stelle
È dolce il morire.

Generoso mio cor mori beato,
Se con armi homicide
Ti saettan due stelle e un sol t’uccide.

Se d’amar t’alletta un riso
Non fidarti ad un chi sa;
Sol ti basti d’un bel viso
Adorar la maestà.

La mia fé cos’ t’esorta
Sia vivo amor, se la speranza è morta.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-MC - Montecassino - Biblioteca dell'Abbazia
collocazione 1-D-5a-o.14

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
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