Scheda n. 19

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1861-1862

Titolo

Cantata / Del Sig.r Cav: Aless.dro Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1861-1862]

Descrizione fisica

1 partitura (6 c.) ; 230x284 mm

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 1r

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Del Tebro in su le sponde
%C-1@c 4-8-'FAAbB''C/'GG4-8GG''C6C'B/8''CC
2.1: (aria, mi minore, c)
Verdi piante voi mirate
3.1: (recitativo, c)
Tempo fu ch'ad ogn'ora
4.1: (aria, do minore, c/)
Aurette erranti ite veloci

Trascrizione del testo poetico

Del Tebro in su le sponde
Ove i mirti frondosi
Di Febo ai rai
Ombra faceano al suolo
Sola e mesta Mitilde
Lontana dal suo bene
Un dì sedea ivi
Mentre tenea fisso
Il guardo al passar che fean quell’onde
Poiché piangendo e sospirando tacque
Disse così alle piante all’aure all’acque.

Verdi piante voi mirate
Spesso i rai del sol nascente
Che ravviva l’aria e’l suol.
Del mio ben le luci amate
Più non mira il cor dolente
Ed io vivo in pena e duol.

Tempo fu ch’ad ogn’ora il guardo mio
Lieto vedea le luci amate e care
Di chi accese il mio sen d’amore il foco
Né timore avea loco
A turbar il piacer del mio sperare
Ma per pietà fermate
E al caso acerbo e rio
Piangete e andate poi bell’onde al mare
Ch’un infido destin crudel tiranno
Tolse spietato ahi duolo
I rai del mio bel sole al guardo amante
Rapiti in altro cielo a me distante.

Aurette erranti
Ite veloci
Ove dimora
La bella speme
Di questo cor.
Dite che in pianti
Tra pene atroci
Io chiamo ogn’ora
Lui ch’è il mio bene
Il mio tesor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione L.22.25.2

Scheda a cura di Raffaele Deluca e Gabriele Gamba
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