Tipo record
    Scheda inferiore
  
    Tipo documento
    Musica manoscritta
  
    Data
    Data incerta, 1690-1740 
  
    Titolo
    Del Sig.r Cesarini
  
    Presentazione
    Non applicabile
  
    Legami a persone
    compositore: Cesarini, Carlo Francesco(c1665- dopo il 2.9.1741)
  
    Fa parte di
Musica Diversa Autori (n. 1274/3)
  Redazione
    [Roma : copia, 1690-1740]
  
    Descrizione fisica
    6 c. ; 202x274 mm
  
    Filigrana
      Non rilevata
    
  
          Note
    Fascicolo sciolto; numerazione delle carte moderna (1-6); tit. dall’intitolazione a c. 1r; a carta 1r etichetta con scritto "E 60-3" e in basso a destra scritta "3897"; carta 6v vuota
  
    Titolo uniforme
    In due luci nere nere. Cantata
  
    Organico
    Soprano e continuo
  
    Repertori bibliografici
    Sciommeri 2009-2010: n. 30
  
    Descrizione analitica
    2.1: (recitativo, c)
S, Di Clori le pupille
  
    S, Di Clori le pupille
    3.1: (aria, do minore, 3/8)
S, Dove i suoi sguardi scendono
  
    S, Dove i suoi sguardi scendono
    4.1: (recitativo, c)
S, E le nere sue chiome
  
    S, E le nere sue chiome
    5.1: (aria, si♭ maggiore, c)
S, Scenda un guardo a mirar Clori
  
    S, Scenda un guardo a mirar Clori
    6.1: (recitativo, c)
S, Che quantunque ella sia
  
    S, Che quantunque ella sia
Trascrizione del testo poetico
In due luci nere nere
Pose amor dolce il gioire
Da quell’ombre io vo’ lambire
Le primitie del godere.
Di Clori le pupille
Benché portino al core
Di cocenti faville,
Penosissimo ardore
Sono però sì vaghe
Che spirano dolcezza ancor le piaghe.
Dove i suoi sguardi scendono
Più luce riluce
Da quelle luci belle
Che meno risplendono
Dal sole le stelle.
E le nere sue chiome
Se non son lacci d’oro,
Son ricche d’un tesoro,
Ove sua nobil gala amor espresse
Schivo il cor d’interesse
Chi a Clori vuol piacere
Ami sol per amar non per godere.
Scenda un guardo a mirar Clori
Cui il piacer norma gli dà.
Ma se terge in quegli avori
E di vil puro si fa.
Che quantunque ella sia
Tra le belle la bella,
Quello che più l’imbella
È la modestia sua, la fede mia.
Paese
    Italia
  
    Lingua
    Italiano
  
    Segnatura
    I-Mc            - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione E.60.1-9/3
    fondo Noseda
collocazione E.60.1-9/3
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
