Scheda n. 1138

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1740

Titolo

Cantata / Del Benedetto Marcello N. H.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Marcello, Benedetto Giacomo (1686-1739)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1700-1740]

Descrizione fisica

C. 1-4

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Già che fortuna
2.1: (aria, sol maggiore, 3/8)
S, Al bel idolo ch'adoro
3.1: (recitativo, c)
S, Ma tu parti e non torni
4.1: (aria, sol maggiore, 2/4)
S, Nel mirar quei vaghi lumi

Trascrizione del testo poetico

Già che fortuna rea
Pur da quei m’a disgiunto amati lumi
Onde fiamma sì dolce in me scendea
Pensier tu ch’al mio bene
Voli sempre d’intorno
Dimmi se di mia fede
Tenga memoria più se più del foco
Ond’ei giuro ch’ognora
Per me l’anima sua arde e sfavilla
Viva conserva ancor una scintilla.

Al bel idolo ch’adoro
Vanne e vola e torn’a me
Io t’aspetto e dal mio petto
Partirà l’aspro tormento
Se in lui vive amore e fé.

Ma tu parti e non torni
A dar conforto al aspro mio martire
Forse quei vaghi rai
Degli occhi suoi vagheggi
Si vagheggili pure
Ch’io non saprei ridire
Ciò che fosse martire
Mentre talor potesse o pensier mio
Teco volare a vagheggiarli anch’io.

Nel mirar quei vaghi lumi
Mi dà vita la speranza
Ma se lungi il raggio splende
Di quel sol che il cor m’accende
So ben io come consumi
Il martir di lontanza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.ms.3708.1

Scheda a cura di Maria Luisa Baroni
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