Scheda n. 9025

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1711-1717

Titolo

Cantata à voce sola. Del Sig: Gio: Heinichen [Là dove in grembo al colle]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Heinichen, Johann David (1683-1729)

Fa parte di

cantate da camera (n. 9024/1)

Pubblicazione

[Venezia? : copia, 1711-1717?]

Descrizione fisica

P. 7-29 [olim 1-23]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Lorber 1991: n. 137, p. 230-233

Bibliografia

Gialdroni - Sciommeri 2018: pp. IX (XXVI-XXVII), XLI, 1-20

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Là dove in grembo al colle
2.1: (aria, do maggiore, c)
Augelletti che lieti volate
3.1: (recitativo, c)
Fuggite, sì, fuggite
4.1: (aria, fa maggiore, 12/8)
Non è d’amore quel dolce canto
5.1: (recitativo, c)
O quanto è somigliante
6.1: (aria, la maggiore, c)
No, no, non ti fidar

Trascrizione del testo poetico

Là dove in grembo al colle
L’accorto cacciator
Tendea le reti infide
Alle turbe canore
Degl’augelli volanti
Mosse Eurilla vezzosa i passi erranti
E mentre quivi mira
Gl’innocenti augelletti
Volar precipitosi in preda a morte
Di lor sorte infelice
Sente Eurilla pietade e così dice:

Augelletti che lieti volate
Deh fermate nell’aria il bel volo.
Se schernir cruda sorte volete
Non correte a posarvi nel suolo.

Fuggite, sì, fuggite
Forsennati augelletti e non porgete
L’orecchie troppo pronte ai dolci canti
Erano augelli erranti
Come ancora voi siete
Quegl’augelli canori
Che vi fan dolce invito a cruda morte
Ed or han per gran sorte
Entro carcere angusto
Passare il dì dolente
Privi di libertade e privi ancora
Di poter rimirar se il sol indora
L’occaso o l’oriente
E per desio di vita l’infelici
Son costretti a tradire i cari amici.

Non è d’amore
Quel dolce canto
Ma solo è il pianto
D’afflitto cor.
Sembrano inviti
Gli dolci accenti
Ma son linguaggio
D’un rio dolor.

O quanto è somigliante
A mesti augeletti
L’incauto cor d’una donzella amante
Da lusinghe d’amore
Allettati sen vanno
A rimirar l’affanno
E gl’augelletti e il core
Quegli per dura sorte
Trovan carcere e morte
E invece del contento
Trova il misero cor pena e tormento.

No, no, non ti fidar
Impara sì mio cor
Le lusinghe d’amore
Son tutt’inganni.
Per far innamorar
Il pargoletto arcier
Lusinga col piacer
Ma porge affanni.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Dl - Dresden - Sächsische Landesbibliothek - Staats-, und Universitätsbibliothek
collocazione Mus. 2398-J-2.1

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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