Scheda n. 8886

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1688

Titolo

Il Signor N. in veder bella fanciulla chiamata aurora se n’innamorò e la prendé per moglie. La beltà che m’innamora

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Lotti, Giovanni

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte terza, pp. 92-93

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

La beltà che m'innamora. Forma non specificata

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

La beltà che m’innamora,
In un guardo arse il mio petto
E provai con stranio effetto
Il meriggio in su l’aurora.

Forz’è dunque, ch’io distille
Queste luci in calde vene,
Che nell’alba aver conviene
Rugiadose le pupille.

Rosignuolo in lieti accenti
Rende a lei dolce tributo
Et io lasso la saluto
Con sì flebili lamenti.

Alba mia, non affannarte
A portare il sole altrui,
Bramo te, non voglio lui,
Tu sei sole in ogni parte.

Tepidi zeffiretti i miei sospiri
Ti precorron bell’alba
E s’ella imprime in cielo
Allor, ch’a noi ritorna, aureo pallore,
Ahi, ch’in vederti il core
S’impallidisce a morte e si scolora.

La beltà che m’innamora,
In un guardo arse il mio petto
E provai con stranio effetto
Il meriggio in su l’aurora.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
collocazione 204.3.B.12.145

Scheda a cura di Nadia Amendola
Ultima modifica: