Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
In fondo alla partitura, sotto il segno del Da Capo, compare un numero 89 che potrebbe riferirisi ad un’eventuale data di produzione della copia. Il manoscritto è stato acquisito dalla biblioteca nel 1987, come si deduce dall’etichetta sul frontespizio.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
T, Ahi qual crucio qual pena
T, Sì l'intendo è gelosia
T, Oh del penoso inferno
T, Ch'altri goda l'amato mio bene
Trascrizione del testo poetico
Ahi qual crucio qual pena
Qual martiro è mai questo
Ch’entro le vene io sento?
Ahimé qual rio tormento
Con incognita possanza a tutte l’ore
Mi sugge il sangue e mi divora il core!
Qual fia ricerco ancora ah che l’intendo
Nice che ad altri in braccio
Va cercando spergiura il suo gioire
Fa l’acerbo mio mal fa il mio martire.
Sì l’intendo è gelosia
Che crudel nell’alma mia
Lacerando ognor mi va.
Ella sola è che nel core
Gelo e ardore
Unir ben sa.
Oh del penoso Inferno
Arpia vorace ed implacabil mostro,
Tu nel mio fianco ignudo
Immergendo gl’artigli
Mi laceri mi sbrani
E col tuo rostro adunco
Bevendo dalle vene il miglior sangue
Più che pestifer Angue
Mi sei d’intorno Ah per pietà del mio
Già perduto riposo,
Perfida Gelosia
Dona un picciol momento all’alma mia.
Ch’altri goda l’amato mio bene
Sono pene
Più crudeli del morir.
Chi provò così barbaro duolo
Quello solo
Lor fierezza può ridir
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Casamorata
collocazione D.IV.441
Scheda a cura di Nastasja Gandolfo