Scheda n. 8773

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1780-1800

Titolo

Cantata II [Luce degli occhi miei Filli adorata]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Pubblicazione

[s.l.] : copia, 1700-1800]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini, viola e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Luce degli occhi miei Filli adorata
2.1: andante(aria, fa maggiore, c/)
Ove tu ben mio non sei
3.1: (recitativo, c/)
Ma se pure il destino
4.1: allegro(aria, mi♭ maggiore, c)
Contento forse vivere

Trascrizione del testo poetico

Luce degli occhi miei Filli adorata
E pensi e vuoi al mar crudele al vento
Commetter la tua vita
E non paventi l’ire
Dell’infido elemento:
Nè pur ti duole ingrata,
Me qui lasciar, che per te ardo ogn’ora
D’amoroso desire
Ah se tu parti io qui morrò dolente
In duro aspro martire
I giorni mesti e l’ore
Dura mercede al mio fedele amore.

Ove tu ben mio non sei,
Tutto spiace agli occhi miei,
Parmi sempre notte oscura,
Nè risplende il sol per me.
Solo pace e sol risposo
Questo corre innamorato
Sa trovar mia vita in te.

Ma se pure il destino,
Che tu parta a me Fille, ha prescritto,
Sian brevi le dimore,
E riedi tosto a ravvivarmi il core;
Quindi Speranza mia
Fa che de tuoi pensieri
Unico obbietto sia
La mia fè la mia pena e l’amor mio.
Sospira anche tal’ora,
E dì, oh Dio, fosse qui meco ancora.
Il mio caro Mirtillo
Forse in parte così temprar potrei;
Fra si dolci lusinghe i mali miei.

Contento forse vivere
Nel mio martir potrei,
Se mai potessi credere,
Ch’ancor lontan tu sei
Fedele all’amor mio,
Fedele a questo cor.
E se mai fiamma accendere
Tanto potesse il core
Che il riducesse in cenere
Il mio ben, d’ un tal’errore
Saria contento il cor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15186.2

Scheda a cura di Luca Perrone
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