Scheda n. 540

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1640-1660

Titolo

Erminia sventurata ove t’aggiri | del sig.r Luigi Rossi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Rossi, Luigi (1597-1653)

Fa parte di

[Cantate] (n. 539/1)

Redazione

[Roma : copia, 1640-1660]

Descrizione fisica

1 partitura (cartulazione antica c. 1-8v, cartulazione moderna c. 4-11v)

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Caluori 1981: n. 70

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Erminia sventurata ove t'aggiri
2.1: (aria, mi minore, 3/4)
S, Mori infelice, mori
3.1: (recitativo, c)
S, Cos' languia del bel Giordano a'canto

Trascrizione del testo poetico

Erminia sventurata ove t’aggiri
Per sentier di sospiri
Per deserto cammino
Ti conduce il destino
Queste sono le nozze
Onde folle pensai d’andar fastosa
Fra le madre latine, e madre, e sposa
Questa è l’alta mercede
Che dona Amor Cortese alla mia fede
O’ vanità dei miei vani pensieri
Chi fortuna non ha gioir non speri.
Ma di me sfortunata
Che sarà sorte ingrata
Abbandonata e sola
Chi mi conforta ohimè chi mi consola.
Preda di qualche barbaro insolente
Fra servili ritorte
Proverò vergognosa, e infamia, e morte
Sarò scherno del mondo e delle genti
Ahi non dovevo mai sperare ahi lassa
Entro i notturni orrori
Con la scorta d’un cieco altro ch’ errori
Speranze ohimè false speranze
Che con belle sembianze
Lusingaste la mente
Voi pur m’abbandonaste?
Se così mi lasciaste
Abbandonata e sola
Chi mi conforta ohimè chi mi consola
Dove ricovro attendo
Se non veggio qui intorno afflitta amante
Altro che duri sassi orride piante?
Ma che? Potrete ohimè col pianto mio
Occhi dolenti e lassi
Destar pietà sin nelle piante e sassi
Erminia stolta e ti lusinga ancora
Ancor speri infelice?
Spera d’esser felice
Se rincontrar puoi morte
Ch’un infelice core
Cessa sol di morir all’hor che more

Mori infelice, mori
Certa di tue ruine et havran fine
Con un solo dolor tanti dolori.

Così languia del bel Giordano a’ canto
Sol dal vento ascoltata
Erminia innamorata
Et si largo era il pianto
Che diffondea da l’uno e l’altro lume
Che parea nato quel veloce fiume
All’hor più gonfio e pieno
Da una rupe non già ma dal suo seno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms 2478.1

Scheda a cura di Chiara Pelliccia
Ultima modifica: