Scheda n. 7552

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1690

Titolo

[S]u la spiaggia fiorita

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1680-1690]

Descrizione fisica

P. 215-222

Filigrana

Quadrupede inscritto in un cerchio (Rilevata alle P. 215-218 )

Note

Copista A. La composizione è anonima ed è un unicum. Nel manoscritto la sezione 3.2 è indicata come . Nella sezione 4.1 si legge l’indicazione Allegro al secondo quarto della batt. 6, ma l’Aria-refrain (uguale a 2.1) ha inizio a batt. 7; l’ultima battuta della sezione 4.1 reca l’indicazione p.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Brumana 2005: P. 179
Brumana 2007: P. 77

Bibliografia

Brumana 2007: P. 59-60, 62-63, 73, 77, 80, 97-98
Brumana 2005: P. 163, 166-167, 176, 179, 197-198

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
[S]u la spiaggia fiorita
2.1: Aria(aria-refrain, re maggiore, c)
«Me lo dica chi lo sa
3.1: (aria strofica, re maggiore, 6/8)
Più d'una ferita
3.2: (aria strofica, re maggiore, 6/8)
Nel corso d'amore
4.1: (aria, re maggiore, c)
Se ho da vivere amando
5.1: (recitativo, c)
Così Filli dicea
6.1: (aria, sol maggiore, 3/4)
«All’hamo che tendo
7.1: (recitativo, c)
Ah che dell'amor mio
8.1: Allegro(aria cavata, re maggiore, c)
Ma dica pur chi sa

Trascrizione del testo poetico

[S]u la spiaggia fiorita
D’un mormorante rio
Che ‘l bel gelido pié movea fugace
Filli, colei che puote
Con un sol guardo avvelenar più cori
Taciturna tendea vezzose insidie
Al popolo squamoso.
Ma poi ch’ella pur vide
L’hamo a vuoto vagar per l’onda avara
De l’alma innamorata
Lascia in preda al pensier le fiamme ardenti,
Indi esprime il suo duolo in questi accenti:

«Me lo dica chi lo sa
De la turba de gli amanti
Che costanti m’han lasciato
In pegno l’alma, chi la palma
Ottenere hoggi dovrà?
Me lo dica chi lo sa.

Più d’una ferita
Il sen mi piagò,
Qual sia più gradita
Distinguer non so.

Nel corso d’amore
La palma chi havrà,
Su dillo mio core
Costanza, o beltà.

Se ho da vivere amando,
E s’ho d’amar penando,
Qual laccio amore, il mio cor mi stringerà
Me lo dica chi lo sa
De la turba de gli amanti
Che costanti m’han lasciato
In pegno l’alma, chi la palma
Ottenere hoggi dovrà?
Me lo dica chi lo sa».

Così Filli dicea,
Né de’ miseri amanti
Chi più caro le fosse ancor sapea.
Quindi a tender l’insidie ella tornò,
Ed a quell’onde il suo dolor spiegò.

«All’hamo che tendo
Incauti correte,
Ma giunti che siete
Il ben non intendo
Qual sia ‘l più gradito,
Che al tenero invito
Ardito volò.
Ah che dell’amor mio
Siete una vera, e dolorosa imago».
Ma dica pur chi sa,
Premio alfin ha in amor la fedeltà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PEu - Perugia - Università degli Studi di Perugia, Biblioteca "Fondo Antico Sala del Dottorato"
collocazione Cass. 23.18

Scheda a cura di Alice Sbrilli
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