Scheda n. 6717

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1674

Titolo

Ricusa i favori di bella donna, mentre ad ogni altro gli comparte

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Monesio, Pietro Giovanni (?-1684)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte seconda, p. 29-30

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Fa troppe faccende. Forma non specificata, Ricusa i favori di bella donna, mentre ad ogni altro gli comparte

Trascrizione del testo poetico

Fa troppe faccende,
O bella, il tuo core,
Che ad ogni amatore
Cortese si rende.
Fa troppe faccende.

Se prodighe d’affetti
Siete sempre ad ognun luci adorate,
Quei soavi diletti,
Onde ogni alma beate,
Io per me gli trascuro,
E mendico di gioie esser non curo.

Nel grato possesso
De’ vostri favori
Godendo in eccesso
Trionfino i cori;
Che i dolci tesori,
Ond’altri arricchite
Con gioie gradite,
Il cor non pretende.
Fa troppe faccende ecc.

Se solo a godere
Il cor non sarà,
Ricusa il piacere,
Che ad altri si dà.

Compagni in gioire
Amore non vuol,
E sempre al fruire
Dev’essere un sol.

È caro quel bene,
Che a un sol si concede;
Ma vile diviene
Se ognun lo possiede.

Se in picciol confine
Scorresse Anfitrite
Sariano gradite
Quell’onde marine;
Ma s’odiano alfine,
Perche da per tutto
L’ondoso suo flutto
Il mare distende.

Fa troppe faccende,
O bella, il tuo core,
Che ad ogni amatore
Cortese si rende.
Fa troppe faccende.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collocazione ARCA VII 24.114

Scheda a cura di Nadia Amendola
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