Scheda n. 6715

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1674

Titolo

Per godere in amore si deve fingere

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Monesio, Pietro Giovanni (?-1684)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte seconda, p. 26-27

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Se il mio core non s’ingegna. Forma non specificata, Per godere in amore si deve fingere

Trascrizione del testo poetico

Se il mio core non s’ingegna
Con sospiri menzogneri
Di goder giammai non speri;
Sol la frode in amor trionfa e regna.

Simular pene e tormenti,
Finger sempre di morire,
Sono i primi erudimenti,
Che a chi brama di gioire,
Maestro di menzogne, amore insegna.
Se il mio core non s’ingenga ecc.

I Bireni, i Tesei,
Nel cui mentito core
Spiegò l’infedeltade i suoi trofei,
Per godere in amore
Le bramate bellezze,
Avidi di mercede,
Giurando eterna fede,
Con finte languidezze,
Con pianti adulterati
Fingevan d’esalar gli ultimi fiati;
E sì ben simulàro ogni sospiro,
Che il tesoro più caro
A le credule donne alfin rapiro,
Che poscia ebri di gioia abbandonàro;
Ond’esse in grembo a disperati affanni,
Pianser nell’altrui fuga i propri danni.

Cos’appunto, così,
Qual’Olimpia e Arianna,
Ogni beltà tiranna
Tal sventura soffrir merta oggidì;
Poiché le donne avvezze
A tradir sempre mai chi più le adora,
Ben giusto sia, che sien tradite ancora.

Or per costringere
Bellezza ria
Ad esser pia,
Bisogna fingere.

Per render vinto
L’amato bene,
Con pianger finto,
Il duo conviene,
Saper dipingere.
Bisogna fingere.

Per trionfare del barbaro rigore
D’un ostinato core,
Vertud’è il simular, gloria la frode;
Chi più finge in amor, sempre più gode.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collocazione ARCA VII 24.112

Scheda a cura di Nadia Amendola
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