Scheda n. 6712

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1674

Titolo

Bella donna, che, come si suol dire, ha cento amanti per stringa

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Monesio, Pietro Giovanni (?-1684)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte seconda, p. 21-22

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Se con occhi lincei. Forma non specificata, Bella donna, che, come si suol dire, ha cento amanti per stringa

Trascrizione del testo poetico

Se con occhi lincei
Fissar potessi il guardo
Nel cor di Filli mia falso e bugiardo,
Belle cose vedrei.

Si figura il mio pensiero,
Che vedrebbe un cor vagante,
Che volubile e leggiero
Cangia voglia in ogn’istante,
E qual Proteo d’amor, con varia forma
Se stesso in mille guise ognor trasforma.

Scorgerei che l’incostanza
Ivi regna a tutte l’ore,
E dà libera la stanza
Ad ogni ospite amatore;
Quindi vedrei con mutazione espressa
Divenuta infedel la fede istessa.

Ma d’un’istabil core
In penetrar gli arcani invan m’affanno,
S’a ogni opra esteriore
Troppo palese appare a mio gran danno,
Che con vicende infide
Filli a cento amatori il cor divide;
Onde là tra le belle
De la gallica Senna
Vaghe madamigelle,
Al par d’ogni beltà Fillide mia
Dell’incostanza sua pompa faria;
Mentre in quel suol felice
Cortese ogni bellezza
Con libertà, che lice,
Senza, che a l’onestade ingiuria apporti,
Movendo il passo a placidi diporti
Or con questo, or con quello,
Cambia ogni giorno un amator novello.
Dunque ben dir si può,
Mentre l’idolo mio
Ad ogniun si mostrò
Sempre in amor cortese,
Che introdusse tra noi l’uso francese.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collocazione ARCA VII 24.109

Scheda a cura di Nadia Amendola
Ultima modifica: