Scheda n. 6385

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Cantata à voce sola / Del Sig.r Antonio Orefici

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Orefice, Antonio (1685c-1727c)

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 91r-95v

Filigrana

Filigrana costituita da lettere SP (rilevata alla c. 93r )

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Maccavino 1990: p. 110

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Più non mi giova oh Dio
2.1: Largo assai e staccato(aria, re maggiore, c)
S, Che mi giova esser fedele
3.1: (recitativo, c)
S, Tra mille pene e mille
4.1: (aria, mi maggiore, c/)
S, Se tra catene languir mi vedi

Trascrizione del testo poetico

Più non mi giova oh Dio
Dir che t’amo e t’adoro Idolo ingrato
Acciò meno spietato
Ti mostri un giorno All’aspro affanno mio
Dirò già che la sorte
Fa ch’io ti segua invano e in van ti prieghi
Che soffrirei di morte
L’ultimo estremo fato
Per non vederti a tanta fede ingrato.

Che mi giova esser fedele
Se crudele mi schermisci e non hai core
Che mi giova la costanza
Se speranza io non ho che senti amore.

Tra mille pene e mille
Passo gli giorni e l’hore
E in dolorose stille
Di mesto pianto si consuma il core
E nella notte all’hora
Ch’ogni mortale in dolce oblio sen giace
Io che non ho mai pace
formo torbidi sogni e non riposo
E un pensier tormentoso
Aggitando [!] ad ogn’hora i sensi miei
Dice al mio cor quanto infelice sei
E tu gioisci ingrato
né dai fede al cor mio?
Dimmi almeno spietato
Accìo mi credi un dì che far poss’io.

Se tra catene languir mi vedi
Perché nol credi barbaro cor.
Se dalle pene toglier mi puoi
Perché non vuoi perfido cor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 10.13

Scheda a cura di Grazia Adamo
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