Scheda n. 5806

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1701-1750

Titolo

Cantata à Voce Sola di Lontananza

Presentazione

Partitura

Redazione

[s.l : copia, 1701-1800]

Descrizione fisica

1 partitura in 2 fascicoli (6 c.) ; 218x280 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, si♭ maggiore, c)
A, In questa lontananza
%C-3$bBE@c 4-8-8'FbAbABC
2.1: Largo(aria, si♭ maggiore, 3/8)
%F-4$bBE@3/8 {8,B8.A3'CD}{8,F6GA8B}
2.2: (aria, si♭ maggiore, 3/8)
A, Se non vedo il mio tesoro
%C-3$bBE@3/8 =48'B{8.A3B''C}8'F{6GA}8''C
3.1: (recitativo, c)
A, Tanto vivo e respiro
%C-3$bB@c 8'GDG6GA4AA
4.2: (aria, si♭ maggiore, c/)
A, Dice il pensiero che vive in pene
%C-3$bBE@c/ 2'F4.G8bA2B4.''CbD

Trascrizione del testo poetico

In questa lontananza
Crudel che mi dà morte
Ah, se un giorno la sorte
Mi facesse goder l’idolo mio.
Quanto, deh, quanto, oh dio,
Fortunato sarebbe il fido core
Nel bel regno d’amore.
Forse non vi saria
O di me più felice o più contenta,
Ma se l’alma tormenta
Di lontananza ria dolor sì fiero
Spera invano contenti il mio pensiero.

Se non vedo il mio tesoro
Come, oh dio, goder poss’io
Senza pace e senza cor.
Ah, che senza il sol ch’adoro
Senza calma vive l’alma
E m’uccide un rio dolor.

Tanto vivo e respiro
Quanto la rimembranza
Dell’amato mio bene al cor dà vita.
E la speme gradita
Di riveder l’amata sua sembianza
Solo mancar non fa la mia costanza.
E pria che venga meno
Questa speme adorata
Che placa del mio cor la doglia ria
Son contenta spirar l’anima mia.

Dice il pensiero
Che vive in pene
L’amato bene
Dov’è, che fa
Ma il nume arciero
Risponde all’ora
Che brami ancora
Ti seguirà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione A.50.8

Scheda a cura di Marta Cattoglio
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