Scheda n. 5798

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1741-1760

Titolo

Cantata pel S:to Natale. Originale / di Francesco Ricupero.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Recupero, Francesco
possessore: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)

Redazione

[S.l. : autografo, 1741-1760]

Descrizione fisica

1 partitura (20 c.) ; 225x295 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Il manoscritto apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte.

Titolo uniforme

Qual stupor vi sorprende. Cantata, Cantata pel Santo Natale

Organico

Soprano, coro(S,A,T,B), 2 oboi, 2 corni, 2 violini, viola e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Andantino grazioso(recitativo, c)
Qual stupor vi sorprende
2.1: Largo affettuoso(aria, mi♭ maggiore, 6/8)
Mentre dorme il caro infante
3.1: Allegro(recitativo, c)
Ma più non si ritardi
4.1: Andante risoluto(aria, fa maggiore, 6/8)
Viva l'eterno amore

Trascrizione del testo poetico

Qual stupor vi sorprende
Fortunati pastori?
Quel bambin che vedete
Fra vili panni avvolto
E che giace raccolto
Su di povero fien è il Verbo Eterno
Nato a salvare il mondo
E debellar l’Inferno.
Freme e smania l’abisso
Per le perdite sue
Nel veder frante e rotte
Tutte le sue catene in questa notte.
Oh notte avventurosa
In cui venne nel mondo
Sotto umane sembianze
Del Divin Genitor il figlio istesso
Per l’uomo liberar che stava oppresso.
L’armenti e le capanne
Deh lasciate per ora
Pastorelli innocenti
All’antro avventuroso
Appressatemi insieme
Ed umili e divoti
Al nato Salvatore
Recate doni ed offerite il core.
Ma il caro pargoletto
Par che in seno alla madre
Or dormir voglia in pace.
Ah non fate fragor, solo invitate
L’aure tranquille ad ispirarle il sonno
Col lento svolazzar, e voi intanto
Replicate così col vostro canto.

Mentre dorme il caro infante
Zeffiretti deh volate
E coll’ali vi fermate
Quel bel volto a vagheggiar.
Rispettosi poi tacete
E dal sonno nol destate
Meco solo replicate
Con soave mormorar:
Deh riposa amato bene
Dormi in pace o’ nostro Amor.
Aure placide e serene
Con un dolce mormorio
Adorate il nato Iddio
Ma non fatelo destar.
Deh baciate le sue piante,
Deh sfogate i vostri affetti
E con grati zeffiretti
Or tornate a replicar:
Deh riposa amato bene
Dormi in pace o’ nostro Amor.

Ma più non si ritardi
O’ miei fidi pastori
Rose portiamo e fiori
Al nato Redentore. Egli già venne
Per salvar l’alme nostre,
Per debellar l’Inferno
E per darci amoroso il Regno Eterno.

Viva l’eterno amore,
Viva il celeste infante
Che le catene ha infrante,
Ch’ebbe di noi pietà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 238 (= 20.3.22(2))

Scheda a cura di Giulia Giovani
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