Scheda n. 5356

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata per la Passione | à Canto solo con V.V.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Vinci, Leonardo (1690c-1730)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. [1, frontespizio], 1-20 ; 220X290 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Sul frontespizio, prima del titolo "Cantata per la Passione | à Canto solo con V.V.", vi sono tre scritture posteriori: "n. 39"; "in Vinci"; infine la segnatura "Ms, M, 324,1". Nel testo, il verso "Allor che feo libero l’Uom" è metricamente scorretto rispetto al contesto: la parola ’libero’ sovrascrive, con inchiostro differente, un monosillabo, probabilmente "Dio". L’incipit segnato in easie code è relativo alla parte di soprano.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini, viola e continuo

Repertori bibliografici

URFM: Leonardo Vinci, All'error d'un'alma infida
Sartori 1962: P. 356

Bibliografia

Gialdroni 1991: PP. 129-140

Descrizione analitica

1.1: Grave(aria, si♭ maggiore, c)
S, All'error d'un'alma infida
%C-1$bB@c %C-1$bB@c =10'4.B{''6CD}{b8.E3DC}8D'B/AB{''6CDbE'A}q8A4B-/
2.1: Rec:vo(recitativo, c)
S, Tanto disse Gesù nel gran momento
%C-1@c %C-1@c %C-1@c4-8-''6CC8C6CC4F8-CbED4DD
4.1: Rec:vo(recitativo, c)
S, Lungi dunque ogni duol del cor gl'affetti
%C-1@c %C-1@c8-''6DbE8C6bED'4bB6-BAG''8CC

Trascrizione del testo poetico

All’error d’un’alma infida
Chieder pace il mio patire
Il mio sangue il mio morire
Mira o Padre intorno a te
È l’amor che loro è guida
Al divino Trono offeso
Detti onor che lui vien reso
Il sol vanto vuol per sé.

Tanto disse Gesù nel gran momento,
In cui diede al trofeo
Che sovra il Prence degl’abbissi ergea
Tutto il lume d’amor tutta la gloria
Della giustizia eterna
Oh! Come fu contento
Quel magnanimo Core
Allor che feo libero l’Uom,
Che in servitù giacea
E placò la superna ira del Padre
E cancellò l’offesa
Deh! La chiara memoria
Dell’atto grande resti sempre illesa
La serbi ognuno ed in sé stesso mostri
Il trionfo di Christo a’ giorni nostri.

Goda ogn’uom tranquilla calma
Perché ogn’alma
Qual fu pria bella tornò
Ma il goder di Lui sia degno
Che del regno
Della morte trionfò.

Lungi dunque ogni duol del cor gl’affetti
Un bel contento avvien che meglio alletti
Che gioia vuole il Redentor da noi
Ei la schiera funesta
Vince de’ mali con gl’affanni suoi
E mentre al suo morir con faccia mesta
Sgombra questi dal suolo
L’amore in lui trionfa e non il duolo.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Af - Assisi - Biblioteca e Centro di documentazione francescana del Sacro Convento di S. Francesco
collocazione Mss. N. 324/1

Scheda a cura di Giacomo Sances
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