Scheda n. 5320

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1630-1670

Titolo

Prima parte Amante infermo a Lidia lontana

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Cantate (n. 487/12)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 59v-67

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Portatemi al mio bene. Cantata, Amante infermo a Lidia lontana

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la minore, c)
Portatemi al mio bene
2.1: (refrain, 3)
Su su piume veloci itene a vol
3.1: (recitativo, c)
Sollevatemi homai
4.1: (refrain, 3)
Su su piume veloci itene a volo
5.1: (recitativo, c)
O dio che tutto foco
6.1: (refrain, 3)
Su su piume veloci itene a volo
7.1: (recitativo, c)
Ma che piume crudeli
8.1: (arioso, 3)
Portatemi al mio bene o piume a volo

Trascrizione del testo poetico

Portatemi al mio bene
Piume voi che nel grembo
In sì gravoso mal mi sostenete
Che lontano da Lidia
Lunge da gl’occhi suoi
Mie fide tramontane
In un mar di tormento
A naufragar a subissar mi sento
O piume amate
Da me pur troppo accarezzate e strette
Movetevi a pietà de le mie pene
Portatemi al mio bene
In sì penoso duolo

Su su piume veloci itene a volo.

2.a P.e
Sollevatemi homai
E formandovi in ali
Pe l’aria de sospir ch’ogn’hor respiro
Guidatemi ben presto a la mia vita
Che steso e languente qui sopra di voi
L’ultimo fiato esali
Acciò che il mio martoro
Trovi nel sen di voi qualche ristoro
O piume invide piume neglittose
Che siete ditemi
Per pietà chi vi trattiene
Portatemi al mio bene
Toglietemi al mio duolo

Su su piume veloci itene a volo.

3.a P.e
O dio che tutto foco
Tutto incendio son io
Né per sottrarmi a sì doglioso inferno
Innalzarmi sui vanni io non discerno
Che più tardate o tormentose piume
Che martire amoroso
Non mi guidate al ciel del mio riposo
Chi di voi per pietade hor mi sovviene
Portatemi al mio bene
In sì penoso duolo

Su su piume veloci itene a volo.

4.a P.e
Ma che piume crudeli
Conoscer pur mi fate
Che voi cercate a la mia morte ogn’hora
D’impennare lo stral perché m’uccida
Di spiumar l’ali al tempo
Acciò ratto da me sen fugga e voli
Ma ben siete spietate
A non condurmi alla mia vita in seno
Deh pria ch’io venga meno
In sì penoso duolo

Portatemi al mio bene o piume a volo.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2467.12

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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