Scheda n. 5305

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1690

Titolo

[In boscareccia scena]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[Roma : copia, 1680-1690]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, do maggiore, c)
In boscareccia scena
2.1: (aria, sol maggiore, c)
T'amo Lilla e tu nol sai
3.1: (aria, re maggiore, 6/8)
Del ardore, che chiudo nel petto
4.1: (recitativo, c)
Acceso ad un baleno
5.1: (aria, fa maggiore, 3/2)
Bella Lilla, per te già mi moro
6.1: (recitativo-arioso, c)
Sì, sì, se teco di cantare ho in sorte
7.1: (aria, sol maggiore, 3/8)
Co lacci suoi la fè
8.1: (aria, mi minore, c)
Spesso a te verrò volando
9.1: (recitativo-arioso, c)
Che lontananza ogni gran piagha sana
10.1: (recitativo, re maggiore, c)
Sì disse e a un tratto tra sospiri e il pianto

Trascrizione del testo poetico

In boscareccia scena
Sovra l’augusto colle,
Ove Talia dal ciel scesa in Turrena
Novel teatro con Euterpe estolle,
Filen del Arbia musico pastore
A Lilla, ninfa del etrusca Flora,
Al rozzo suon di fistola sonora
Del trafitto suo core
Gli amorosi tormenti
Così svelò co suoi canori accenti:

T’amo, Lilla, e tu nol sai;
Affetto sincero
Col falso nel vero
In comica fintion sin or celai?

Del ardor, che chiudo nel petto
Più non posso l’incendio occultar?
Dal timor con violenza ristretto
Già per forza si vuol dilatar.

Acceso ad un baleno
Bomba d’Amor mi scoppia il cor in seno.

Bella Lilla, per te già mi moro
E pietade non hai tu per me?
Di tua voce lo strale canoro
Letal piaga nel alma mi fè?

Sì, sì, se teco di cantare ho in sorte,
Qual cigno canto già vicino a morte.
Ma come ho da partire
Senza di te, mia vita, e non morire?

Co lacci suoi la fè
Teco già mi legò.
Benché lontano ancor,
Presso di te
Io co la volontà sempre sarò.

Spesso a te verrò volando
Sovra l’ali de sospir.
El pensiero lusingando
Farò paghi i miei desir.

Che lontananza ogni gran piagha sana,
È di proverbio vil sentenza vana.
Ma farà nel mio core
La lontananza tua piaga maggiore.

Sì disse e a un tratto tra sospiri e il pianto
Gli fu interrotto dal dolore il canto
E senza addio a lei poter men dire,
L’innamorato piè volse al partire.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Hs - Hamburg - Staats und Universitätsbibliothek Carl von Ossietzky, Musiksammlung
collocazione ND VI 2263,1.3

Scheda a cura di Berthold Over
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