Scheda n. 5276

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Lungi dal mio bel foco

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 103-108 (olim 133-138)

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, la minore, c)
Lungi dal mio bel foco
2.1: (aria, la minore, 3/2)
Quante pene e quanti guai
3.1: (aria cavata, c)
Non s’estingue con gl’anni immenso ardore
4.1: (aria, do maggiore, c)
Fin dal cielo a noi viventi
5.1: (aria cavata, c)
Ah che per tutto suole

Trascrizione del testo poetico

Lungi dal mio bel foco
Traggo misero amante il giorni e l’hore
Ma senza haver mai loco
Vivo nel petto mio serbo l’ardore
O prodigio d’amore
L’alma dell’alma mia sta disunita
E viver mi convien senza la vita.

Quante pene e quanti guai
Tu mi dai
Cruda e fiera lontananza
Tu qual globo tenebroso
A quest’occhio lagrimoso
Del mio sole i raggi appanni

Ma non creder che con gl’anni
Dentro l’acque dell’oblio
Resti spento il foco mio.
Non s’estingue con gl’anni immenso ardore
Nacque col tempo e non s’invecchia Amore.

Aria
Fin dal cielo a noi viventi
Influir soglion le stelle
Così voi o luci belle
Influite da lungi i miei tormenti

Ma sì pur goder desio
Di quel volto il bel riflesso
Fisso i lumi nel cor mio
Ove ogn’hor lo tengo impresso.

Ah che per tutto suole
Vedersi il ciel benché lontano il sole.

Così d’un prato in su le verdi sponde
Al suon di rozza canna
Cantava Ireno e intanto
Rispondeva da lungi Eco al suo pianto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 40 [olim 33.5.29].24

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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