Scheda n. 5191

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1710

Titolo

Dopo si lungo affanno

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1690-1710]

Descrizione fisica

C. 139r-143v

Filigrana

Non rilevata

Note

Nella prima pagina di musica in alto a destra, c’è una menzione di responsabilità non più legibile per il taglio della carta. Aggiunto dopo da una mano diversa: "Cantata a voce sola". A c. 143 ci sono delle probationes calami fatte con lo stesso inchiostro adoperato per la copia della musica.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Anglés - Subirá 1949: vol. I, p. 414

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la maggiore, c)
S, Dopo sì lungo affanno
2.1: Largo(aria, la maggiore, 3/4)
S, Non tante perle nelle conchiglie
3.1: (recitativo, c)
S, Cosi spiegar pensai
4.1: Affettuoso(aria, sol maggiore, 12/8)
S, Se pallidetta
5.1: (recitativo, c)
S, S'ama oh Lilla del'alma
6.1: amoroso(aria, la maggiore, c/)
S, Come t'accogli al molle son le rose

Trascrizione del testo poetico

Dopo sì lungo affanno
Pur mi permise al fine
La semplicetta pastorella mia
Ch’io sfogassi parlando
Quel duol che in si gran tempo
Havea per sua beltà nel seno accolto
Onde portai sul volto
Tutte le pene mie e su le labra,
L’anima già smarrita e da l’interne
Parti del core ove la doglia ha sede
Trasse i sensi più veri e in tali accenti
Cercai ma in van pietade a miei lamenti.

Non tante perle
Nelle conchiglie
Forma l’aurora
Sul bel matin
Quante le lacrime
Ch’io spargo al suol.
E pur dell’alba
Quelle son figlie
Ma queste nascono
D’interno duol.

Cosi spiegar pensai
La doglia del mio seno
Per moverla a pietà del mio tormento.
Et aspettando intento
Qualche ristoro dalla dolce bocca.
Di modesto rossor
Pria tinse il volto
Indi poi sorridendo
Mi dissei in schietti sensi "io non t’intendo".
All’or già fatto accorto
Di sua semplicitade
Cosi pria di spiegare ogn’altra brama
Insegnarle pensai ch’al mondo s’ama.

Se pallidetta
Languisce al suolo
La violetta
Pur sente amor
E tu non ami.
Se baldanzosa
Sul verde stelo
Vedrai la rosa
Lo brama ancor.

S’ama, oh Lilla dell’alma
Aman le piante tutte, amano i fiori
E de novelli amori
Pien’è l’aria d’intorno onde pur anche
A te l’amar par che convenga e intanto
Puoi ben guardar la gregge
Pescar nel rio tesser ghirlande ogn’ora
E in sì graditi impieghi, amar ancora.

Come t’accogli al molle sen le rose
Stringer ancor cosi potresti a me.
Se baci l’agne candide e vezzose
Fa pur che possi un di baciar a te.

Paese

Spagna

Lingua

Italiano

Segnatura

E-Mn - Madrid - Biblioteca Nacional
collocazione M/2246.58

Scheda a cura di José María Domínguez
Ultima modifica: