Scheda n. 4942

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1750

Titolo

Sopra il 3° novissimo. Pena del senso | L’Inferno. Cantata a voce sola di soprano

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Feo, Francesco (1691-1761)
possessore: Selvaggi, Gaspare (1763-1847)

Fa parte di

F. Feo. Cantatas. (n. 4924/19)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1710-1750]

Descrizione fisica

C. 134r-138r ; 210x275 mm

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Caverne spaventose. Cantata spirituale, L'inferno

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, fa minore, c)
Caverne spaventose
2.1: Andante(aria, do maggiore, c)
Da quel foco consumati
2.2: (aria, la♭ maggiore, c)
Lacerati da tormenti
3.1: (recitativo, fa maggiore, c)
Che orribili lamenti
4.1: (aria, fa maggiore, 3/4)
Il patire sempre sempre
4.2: (arioso, do minore, 3/4)
Ahi doglioso eterno sempre

Trascrizione del testo poetico

Caverne spaventose,
Dove regna la morte e morte eterna,
Il mio pensier s’interna
In voi per contemplar
Quelle angosciose insoffribili pene,
Quelle dure catene
A cui son destinati
I miseri dannati
Ah che dove m’aggiro
Odo bestemmie e gridi
Gelo e foco vi miro.
Caligine, terrore e mostri infidi
Ogni sorte di male ivi s’aduna
Né sole mai vi splende, o stella, o luna.

Da quel foco consumati
Vanno al gelo per ristoro
Poi ritornan disperati
Tra le fiamme a lagrimar
Disperati a lagrimar.
Lacerati da tormenti
Per dar fine a’ loro affanno
Cercan morte e mai non l’hanno
Perché sempre han da penar.

Che orribili lamenti
Mandan quell’infelici!
Di se stessi nemici
Tra bitumi roventi,
Tra le ruote e le spade
S’avventan per morire
Si veggono ferire
Di mortal colpo e morto alcun non cade,
Onde fatti carnefici inumani
Squarcian se stessi e gli altri a brani a brani.
E perché tanta incomprensibil pena?
Perché s’offese un Dio! Quand’avrà fine?
Non finirà! Giamai potran fuggirla
Ne’ men perché giustizia l’incatena.
E la Pietà? Non vuole impietosirla
Avranno un sol momento a respirare?
Non v’è mai tregua e sempre han da penare.

Il patire sempre sempre
Non finire mai quel mai
Non sperare in sempiterno
È la legge dell’Inferno
Chi la puote sopportar?
Patir sempre! Non finire!
Non sperare in sempiterno
Chi lo puote sopportar?
Ahi doglioso eterno sempre
Disperato eterno mai
Nel mio core v’imprimete
Non mi fate più peccar.
Il patire sempre sempre...

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

GB-Lbl - London - British Library
collocazione Add. MS 14148.19

Scheda a cura di Giacomo Sances
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