Scheda n. 4663

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Io viddi et arsi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 190-194

Filigrana

Non rilevata

Note

2.1, 4.1 e 6.1 sono costruiti sullo stesso basso ostinato.

Titolo uniforme

Io vidi ed arsi. Cantata

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, si♭ maggiore, c)
Io viddi ed arsi e su la prima Aurora
2.1: (arietta, si♭ maggiore, 3)
Crudeltà crudeltà
3.1: (aria, si♭ maggiore, c)
Deh ch'io vissi sì
4.1: (aria, si♭ maggiore, c)
Ahi lasso che piangendo morento
5.1: (recitativo-arioso, c-3)
Hebbi ardir di mirarti
6.1: (aria, si♭ maggiore, 3)
Sì ch'io morrò

Trascrizione del testo poetico

Io viddi ed arsi e su la prima Aurora
Del mio giorno amoroso
Provai meriggio ardente
Non hebbe il cominciar le forze lente
Ma con impeto insano
Mi spinse a morte il mio natale istesso
In un momento sol nato ed oppresso.

Crudeltà crudeltà
Una vista m’attrista
Che tutta beltà
O crudeltà.

Deh ch’io vissi sì
Ma sperando gioire
Fui spinto a morire
In braccio a la mia fé
Che gradita non è.

Ahi lasso
Che piangendo morendo
Non trovo mercè
Hai lasso me.

Hebbi ardir di mirarti
Colpa di quei bei rai ch’hanno possanza
D’animar la speranza
Ma trassi sventurato
Con disusata sorte
Da due fonti di luce ombra di morte.
Cieco son io ma se mal cauto il ciglio
Per perdervi la luce a te si volse
Render ver me la può chi me la tolse.

Sì ch’io morrò
S’un baleno terreno
Begl’occhi non ho
Sì ch’io morrò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-GR - Grottaferrata - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
collocazione Crypt. it. 2.44

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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