Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Il copista della cantata è lo Scriba 4 (probabilmente Giovanni Battista Vivaldi). L’andamento dell’aria "Quando chiami dolce, e cara" è corretto da "Largo" ad "And.te".
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Tremori al braccio e lagrime sul ciglio
Quando chiami dolce, e cara
Ah no, mia cara Elvira
Quello che senti, o bella
Trascrizione del testo poetico
Tremori al braccio e lagrime sul ciglio,
Sospiri al labbro, al volto mio pallore
In sua muta favella
Parlan teco mia bella ed a quel core,
Che quand’anima adora
L’avviso del mio amor mi giunse ancora.
Perché le mie catene
So strascinar con arte, acciò il rumore
Non si senta da ceppi
Che mi stringono il core,
Il ciglio del mio ben non le rimira,
E perché tace il labbro,
Amor sen ride e non m’intende Elvira.
Quando chiami dolce, e cara
Quell’auretta che respiri
Tu favelli a’ miei sospiri
Ma quel core non lo sa.
Perché sono le rugiade
Che tu baci su l’erbette
Sconosciute lagrimette
Non m’impetrano pietà.
Quando chiami dolce, e cara...
Ah no, mia cara Elvira
Ch’una fiamma di grande
Sepolta non può star nell’alma mia.
Io t’amo ed è sì forte
Questo puro amor mio
Che se di te non penso
O che vivo non sono, o non son io.
Quello che senti, o bella
Scherzare intorno al sen
È figlio del mio amor,
È un mio sospiro.
Ti piega, e pur non sa
S’amore o crudeltà
Speri dal tuo bel cor il mio martiro.
Quello che senti, o bella...
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione VI 61340
Scheda a cura di Giulia Giovani