Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1700-1730
Titolo
Che fai mio cor che fai
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
Fa parte di
Cantate / autori diversi (n. 1650/22)
Redazione
[S.l. : copia, 1700-1730]
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Che fai mio cor che fai?. Recitativo e aria
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
2.1: (aria, re minore, c)
Pianger sempre per un bel volto
Pianger sempre per un bel volto
2.2: (aria, re minore, c)
S, Già son stanco di soffrire
S, Già son stanco di soffrire
Trascrizione del testo poetico
Che fai mio cor che fai
E’ tempo ormai d’abbandonare il pianto
Di fuggir chi ti sprezza
Di lasciar chi ti fugge
Che a si strani tormenti
A si fiero martire
E viltà di chi adora
Per infida beltà voler morire.
Pianger sempre per un bel volto
Che non ha di me pietà
E follia d’amar te stolto
Non d’Amore è crudeltà
Lascia dunque di servire
Così rigida beltà
Frangi pure le tue catene
Leva il cor da tante pene
E lo torna in libertà.
Già son stanco di soffrire
Così perfido rigor
Vò dar bando al mio martire
Vò dar pace al mio dolor
Che il servir senza mercede
E’ viltade a non Amor
Su si spezzi il duro laccio
Che il sortir da tanto impaccio
Sarà gloria a questo cor.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.24.22
collocazione 33.5.24.22
Scheda a cura di Maria Concetta Picciotto