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Legami a persone
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Redazione
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Titolo uniforme
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Descrizione analitica
Piante amene
In questo solitario
Per queste vie romite
Trascrizione del testo poetico
Care selve gradite
Or ch’io mi porto al vostro sen frondoso
In voi spero trovar pace e riposo
Qui fugare le pene
Ahi quanto acerbe e dure?
Disciolto dalle barbare catene
Di colei ch’hà nel volto
D’amor lo grazie e privo il cor d’inganni
Lungi sempre vivrò nei mai più stolto
Di sua fierezza sarò scopo ai danni
Qui Signor di me stesso
Delle sue insidie a scorno
Lieto è libero andrò la notte el giorno.
Piante amene che cingete
Il silenzio in verde ammanto
Quanto oh quanto il mio core
Il mio core vi bramò il mio core
Poiché privo di ogni quiete
Tra crudeli acerbe tempre
Piansi sempre piansi sempre
Per colei che m’ingannò.
In questo solitario e vago orrore
Strale giunger non può d’infido amore
Qui la frode non siede
Non trionfa l’inganno
Né favilla di sdegno i spirti accende
Qui d’un cor mensogniero e senza fede
Veglian le stelle a rinduzzar l’orgoglio
E qui innocenza ch’ha per scudo il cielo
Non paventa ruine al suo bel soglio.
Per queste vie romite
Va libero il mio cor
Che non ha più timor
D’insidie ed inganni
Lungi da me fuggire
Larve di rio martir
Non s’odan più sospir
Cessin cessin gli affanni .
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collocazione 33.3.10.1
Scheda a cura di Antonio Caroccia