Scheda n. 2113

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1695

Titolo

Empia Gerusalemme

Presentazione

Partitura

Legami a persone

dedicatario: Caccia, Federico (1635-1699)

Pubblicazione

Modena : Fortuniano Rosati Stampatore di Musica Ducale, 1695

Descrizione fisica

P. 55-77

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Empia Gerusalemme. Cantata morale, Per la Santissima Passione

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Adagio(recitativo, c)
Empia Gerusalemme
2.1: Largo(aria, la minore, c)
No crudel ch'io più non vivo
3.1: Adagio(recitativo, c)
Se del mio ben son priva
4.1: Largo(arioso, c)
Rendi rendimi il core e viverò
5.1: Largo(aria, mi minore, c)
Me 'l renderai ma morto
6.1: Adagio(recitativo, c)
Così dicea la Genitrice afflitta
7.1: Largo(arioso, la minore, 3/2)
Porgi almen co' tuoi rai

Trascrizione del testo poetico

Empia Gerusalemme
Che mai facesti oh Dio?
Uccider l’amor mio,
La mia vita, il mio bene?
Ingiustissime pene
Crudelissima sorte
Ed io vivo ed io spiro a questa morte?

No crudel ch’io più non vivo
È il dolor che vive in me
Non son miei questi sospiri
Questo pianto che rimiri
Da me vien ma mio non è;
No crudel ch’io più non vivo
È il dolor che vive in me.

Se del mio ben son priva
Come vuoi tu ch’io viva, ah non si può;
Rendi rendimi il core e viverò.

Me l’ renderai ma morto
Ma senza l’alma in sen
Questo sarà un conforto
Che mi darà tormento
Sarà quest’un concento
Peggior d’ogni volen;
Me l’ renderai ma morto
Ma senza l’alma in sen.

Così dicea la genitrice afflitta
Mentre in croce trafitta
La Maestà del Ciel pendeva esangue
E tu mortal che fai?
Porgi almen co’ tuoi rai
Per consolarla alquanto
Una stilla di pianto a un mar di sangue.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione X.155.3

Scheda a cura di Giulia Giovani
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