Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Pubblicazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
La cantata è per Basso e basso continuo, ma contiene un’aria con parti per violino e violoncello che, secondo la premessa di Gaffi, possono essere suonate anche dal cembalo.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Nò, che creder mai più non vi voglio
Viddi all’esempio altrui, viddi à mio costo
Se di speme anche lontana
Ò quanti, ò quanti e non di fama oscura
Serene e belle
Dell’ondoso elemento
Detestava così l’industra
Trascrizione del testo poetico
Nò, che creder mai più non vi voglio,
Ò di Teti lusinghe argentate,
Con le Perle, che in seno aditate,
Voi chiamate
Il desio sempre agl’urti d’un scoglio.
Nò, che creder mai più non vi voglio.
Viddi all’esempio altrui, viddi à mio costo
Di quante occulte insidie,
Di quai fiere perfidie
Bersaglio si trovò povero legno,
Quando à i zaffiri del ceruleo Regno
Fidar sua sorte appena hebbe disposto.
Se di speme anche lontana
À incontrar un’aura vana
Vela mai l’ali spiegò.
Non sì tosto sciolse il volo,
Che di Noti e d’Euri un stuolo
À squarciarla si destò.
Ò quanti, ò quanti e non di fama oscura
Ben di valore, ed arte
Celebri Palinuri
Avvezzi à fronteggiare
Con grave sopraciglio
Contr’ogni più terribile periglio,
Ch’unque osasser destare
Astri, e venti perversi,
Ove hà furie maggiori Oceano infido,
Miseri sventurati,
Mentre riedon scampati
Da mill’altre procelle, ecco sommersi
Si restano in faccia
Al Porto ò accanto al lido.
Serene e belle
Ridan le stelle,
Placide spirino
L’aure e si mirino
L’onde tranquille,
Son vaghe immagini,
Che l’alme esortano,
Ma seco portano
Sirti e voragini,
Caridi e Scille.
Dell’ondoso elemento
L’umor, che si offre à un anelante petto,
È limpido all’aspetto, al gusto è salso,
Sembra stemprato argento e tutto è falso.
Detestava così l’industra,
La fatica, le vigilie e gli stenti,
Che sparse all’onde à i venti
Un che solcando il mar sempre nemica
À voti suoi sperimento la sorte,
Ma chi de suoi lamenti al senso attese,
Ben si accorse, e comprese,
Ch’il mar di cui doleasi era la Corte.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione EE.244.12
Scheda a cura di Berthold Over