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Descrizione fisica
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Titolo uniforme
Organico
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Descrizione analitica
Costanza mio core
Non sai tu che l’ardire
Dunque che più si bada
E con velata benda
Vedi come stridente
Ma di ciò non temer poiché i suoi strali
Trascrizione del testo poetico
C[os]tanza mio core
[…] e pur t’adoro
[…] dà bando al timore
[…]
Più non vale fuggir
Costanza mio core
Cupido t’assale
Dà band’al timore
Non sai tu che l’ardire
In un animo forte
È bastante a ferire anco la morte.
Dunque che più si bada
Già ti chiam’a tenzone
Già ti sfida a battaglia
In singolar agone.
E con velata benda
Opra d’eccelsa mano
Si mostra a te crudele
Per far pompa maggior di sua possanza.
Vedi come stridente
A battaglia t’invita
E minaccia ferita
Al tuo seno innocente
Ma di ciò non temer poiché i suoi strali
Non fan piaghe mortali
Né suo estremo valore
Porge altrui gran terrore
Quanto vedi però con doppio vanto
Non è forza d’amor opra è d’incanto.
E per maggior chiarezza
Di ciò ch’io t’accennai hor non t’avvede
Ch’ei sen vien baldanzoso
A sturbar tuo riposo
Tutto fuoco nell’acque
Spegner l’ardore.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 60 [olim 60.1.51].9
Scheda a cura di Attilio Foresta Martin