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Redazione
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Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Che più pretendete pupille ridenti
Ma per pietade
Se chiedi alle stelle
Sì sì delirai
Ma che dissi oh no no
Stelle perfide stelle
Rimirate il m io cordoglio
Ma che dissi hor mi ravvedo
Sì che dunque o miei persieri
Che più pretendete pupille ridenti
Trascrizione del testo poetico
Che più pretendete
Pupille ridenti
Nel mar de tormenti
Non trovo quiete
Che più pretendete
Mia barbara sorte
Fa dure catene
Per darmi più pene
Mi niega la morte
Ma vivo morendo
Per vostri spendori
Già vinto mi rendo
Già cedo agli ardori
Ma vivo morendo
Per vostri spendori
Già vinto mi rendo
Già cedo agli ardori
E sorte pur sento
Che più pretendete.
Ma per pietade
Spero ah ah t’inganni mio core
Cangia cangia pensiero.
Aria
Se chiedi alle stelle
Pietà del tuo foco
Diran quest’è poco
Vaneggi all’invero
T’inganni mio core.
Deh cangia pensiero.
S’al vento ti scopri
Tue fiamme stupende
Più vive l’accende
Col soffiar suo fiero
T’inganni mio core
Deh cangia pensiero.
Sì sì delirai
Fui stolta sognai
Mi basta così
Sì sì sì sì
Non sdegno il rigore
Gradisco l’ardore
Di chi mi ferì.
Partit’o pensieri
Mi basta così.
Rec.
Ma che dissi oh no no no
Soffrir più non si può
Senza almeno impazzire
Così acerbo penar sì rio martire.
Rec.
Stelle perfide stelle
Voi che dall’alto cielo
Rimirate il mio cordoglio
Osservate il mio martire
Deh rendetemi fra scoglio
Fra procelle io vo’ morire.
Rec.
Ma che dissi hor mi ravvedo
Che da sorte dispietata
Hoggi sol crede.
Aria
Sì che dunque o miei pensieri
Deh lasciate ch’io riposi
Troppo sete a me noiosi
Hor che riggid’e severe
Nel mio istesso penar
Mi confondete
Che più pretendete
Pupille ridenti…
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Rostirolla
collocazione MS MUS Rost 303 (9)
Scheda a cura di Teresa Gialdroni