Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
A c. 1v: "Nella Copisteria di Musica di Luigi Castellani alla Strada di Chiaia 99-100 | Primo piano alla Sinistra". Manoscritto proveniente dalla biblioteca del Collegio di San Sebastiano.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Polifemo, B, Deh tacete una volta
Polifemo, B, Mio cor tu prendi a scherno
Polifemo e Galatea, B e S, Galatea dove fuggi? Ah senti ah lascia
Galatea, S, È ver mi piace
Polifemo, B, A Polifemo in faccia
Polifemo e Galatea, B e S, Dal mio sdegno il tuo diletto
Trascrizione del testo poetico
Deh tacete una volta
Guarrule Ninfe a che narrarmi ognora
Barbare i torti miei qual inumano
Diletto mai nel tormentarmi avete
Galatea d’Aci è Amante il so tacete
Ma l’empia del mio duolo
Non riderà gran tempo eccola oh Dei!
Quel volto sì mi alletta
Ch’io mi scordo l’offesa e la vendetta.
Mio cor tu prendi a scherno
E folgori e procelle
E poi due luci belle
Ti fanno palpitar
Qual nuovo moto interno
Prendi da quei sembianti
Quai non usati incanti
T’insegnano a tremar.
Galatea dove fuggi? Ah senti ah lascia
Quell’onde amare oh qual piacer ritrovi,
Tra i procellosi flutti
Sempre a guizzar. La tua beltà non merta
Di nascondersi al sol se temi forse
Gli ardenti raggi all’ombra mia potrai
Posar sicura io lusingar col canto
Voglio i tuoi sonni e se d’amor non soffre,
Ch’io ti parli oh Tiranna il tuo rigore
Il giuro a te,non parlerò d’amore.
Ma qual beltà pretendi
Che ami in te Galatea quel vasto ciglio
Che t’ingombra la fronte
Quelle rivali al monte
Selvose spalle il rabbuffato crine
L’ispido mento o la terribil voce
Ch’io distinguer non so se mugge, o tuona
Che fa tremar quando d’Amor ragiona
Ah ingrata! Agl’occhi tuoi
Meno orribil sarei se nel pensiero
Aci ognor non avessi.
È vero è vero.
È ver mi piace
Quel volto amato
E ad altra face
Non arderò.
Pur che il mio bene
Non trovi ingrato
Mai di catene
Non cangerò.
A Polifemo in faccia
Parli oh stolta così vantarmi ardisci
Dunque il rival! Sai che un offeso amore
furor si fa che mal sicuro asilo
È il mar per te che svelta
Dalle radici sue l’Etna fumante
Rovescerò che opprimerò se io voglio
Fra quelle vie profonde
E Teti e Dori e quanti Numi han l’onde
Tremi per Aci ingrata
Trema ingrata per te s’ei più ritorna
Teco a scherzar sul lido
Del mio furor...
Del tuo furor mi rido.
Dal mio sdegno il tuo diletto
Dove mai fuggir potrà
Nel mio seno avrà ricetto
Ed amor l’assisterà
È il mio duol le mie querele
Non mi muovono a pietà
Col mostrarti a me crudele
Tu m’insegni crudeltà
Credi a me cangia consiglio
Mancherà/ Crescerà nel suo periglio
La tua/mia stolta/bella fedeltà.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 13
Scheda a cura di Raffaella Barbetti