Scheda n. 10348

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Che dure leggi ah Dio prescrisse amore

Presentazione

Partitura

Fa parte di

[Cantate] (n. 10209/24)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 149-170v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, mi minore, c)
Che dure leggi ah Dio prescrisse Amore
2.1: (aria, mi minore, 3)
Con flebili accenti
3.1: (aria-refrain, mi minore, c)
Luci belle luci amate
4.1: (recitativo-arioso, c)
O pietoso o severo
5.1: (refrain, do maggiore, 3/2)
Begl' occhi sì sì
6.1: (aria, do maggiore, c)
Quante pene ho da soffrire
7.1: (refrain, do maggiore, 3/2)
Begl' occhi sì sì
8.1: (aria-refrain, la minore, c)
Luci belle luci amate
9.1: (recitativo-arioso, c)
Se volete ch' io viva
10.1: (aria, do maggiore, 3)
Begl' occhi no no
11.1: (aria-refrain, mi minore, c-3)
Luci belle luci amate
12.1: (recitativo, c)
Morirò fortunato
13.1: (aria, la maggiore, 3)
Begl' occhi sì sì
14.1: (aria-refrain, la maggiore, c)
Luci belle luci amate

Trascrizione del testo poetico

Che dure leggi ah Dio prescrisse Amore
Ch’ami soffrisca e speri
Un amante fedele
Che decreti severi
D’amar donna crudele
E soffrir nell’amar amari affanni
E sperar nel soffrir fra doglie e pene
Un desiato ben che mai non viene.
Amò sperò soffrì sempre costante
Così Fileno amante
Satio poi di sperare e di soffrire
Bramava di morire
E con ferma costanza
Veder volea della sua vita il fine
Poich’il fin non vedea de la speranza.

Con flebili accenti
Già sparger un giorno
I mesti lamenti
S’udiva d’intorno
Con pena infinita
A chi lo ferì.
La morte o la vita
Chiedendo così.

Luci belle luci amate
Tempo è ben che dichiarate
Alla misera mia sorte
Se che darmi volete o vita o morte.

O pietoso o severo
Il desio che nel cor chiuso celate
Al mio dubbio pensiero
Tempo è ben che svelate
Né più nel centro del gelato petto
In oscuro ricetto
Viva così sepolto
Quel che racchiude il cor discopra il volto.

Begl’occhi sì sì
Men grav’il dolore
Che sento nel core
Sarebbe così.

Quante pene ho da soffrire
Ad ogn’hor cercando vò
Di che morte ho da morire
Lasso ancor saper non so
Ben lo sa chi mi ferì.

Begl’occhi sì sì
Men grav’il dolore
Che sento nel core
Sarebbe così.

Luci belle luci amate
Tempo è ben che dichiarate
Alla misera mia sorte
Se che darmi volete o vita o morte.

Se volete ch’io viva
Deh non negate alla mia salda fede
La dovuta mercede
Ma se bramate ancor ch’io morto cada
Né vi satia tal hora
Ch’ad ogn’hora m’uccida
La mia pena omicida
Impiagatemi pur ch’io mi contento
Con dolcezza gradita
D’amar la feritrice e la ferita.

Begl’occhi no no
Non chiedo pietà
S’un cor che v’adora
Bramate che mora
Per voi morirà.

Luci belle luci amate
Tempo è ben che dichiarate
Alla misera mia sorte
Se che darmi volete o vita o morte.

Morirò fortunato
S’ancor vole ostinata
Veder del viver mio l’ultimo fiato
La vostr’ira spietata
Ma con barbaro cor mirar potrete
Morir lasso e piangente
Davanti alli vostr’occhi un innocente?
Con generoso petto io mi dò vanto
Per voi poter intanto
Mille pene soffrire
Mille volte morire
Ma a torto morirò se m’uccidete
Che se v’offesi è sol perché v’amai
Mi darete la morte e non peccai.

Begl’occhi sì sì
Non più crudeltà
S’ottenga pietà
Da chi m’invaghì.
Con gioia infinita
Si cangi il tormento
Con dolce contento
Mi doni la vita
Chi già mi ferì
Begl’occhi sì sì.

Luci belle luci amate
Tempo è ben che dichiarate
Alla misera mia sorte
Se che darmi volete o vita o morte.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2466.24

Scheda a cura di Biancamaria Bigongiali
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