Scheda n. 10337

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Chi nasce senza sorte

Presentazione

Partitura

Fa parte di

[Cantate] (n. 10209/13)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 101-108v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (aria, la minore, 3)
Chi nasce senza sorte
2.1: (recitativo, c)
Così mesto e dolente un dì Mirtillo
3.1: (arioso, 3)
Ma i gran pianti che sgorgavano
4.1: (recitativo, c)
Pur alla fin riprese il suo parlare
5.1: (aria, la minore, c)
Misero me che fò
6.1: (arioso, c)
Ma tu pietoso amore
7.1: (aria, la minore, 3)
Sempre ho da star così
8.1: (recitativo, c)
Ferma un pensier mi dice
9.1: (aria cavata, la minore, 3)
Non và la sorte ove non fu già mai

Trascrizione del testo poetico

Chi nasce senza sorte
fugga Amor non s’innamori
Ch’havrà sempre aspri martiri
E al fin anco la morte.
Ma non speri gioir chi è sventurato
Né aspetti ben un ch’ha nemico il fato.

Così, mesto e dolente un dì Mirtillo
A’ piè d’un faggio ombroso
Cominciò per sfogar l’amare pene
Che dentro del mio cor
per man d’ingrata sorte a sé serbava.

Ma i gran pianti che sgorgavano
Giù dagli occhi e per le gote
Alla bocca non lasciavano
Formar detti uscir le note.

Pur alla fin riprese il suo parlare
E frenando in se stesso il pianto amaro
Con un dolente ohimè così seguì.

Misero me che fò
Se nemica ho la fortuna
Se è in me la sorte rea
Che spero che spero più.
Su dunque a’i gemiti
Su dunque alle lacrime
A’i dolori alle pene
A’i tormenti a’i guai
Presto mio cor che fai
Non aspettar più conforto
Cerca cerca i martiri
Obedisci al tuo fato
Non segua Amor chi senza sorte è nato.

Ma tu pietoso Amore
Che due cori in un petto insieme unisti
Che due Alme in un cor in[...]
Come comporti
Ch’impedisca tue voglie un altro Nume
Ma lingua mia deh taci
Proval’ d’al[...]lore
Che la sorte in amor può più ch’Amore
Ella è la tramontana
Che guida al Porto di dolcezza un core
A lei ricorri con devoto affetto
Prega chiedi pietà.

Sempre ho da star così
Sorte non so qual dì
Pietosa o ria
Dimmi verrà
Quel dì verrà
Quel dì ch’havrà
Tregua il mio mal
La pena mia.
Ten prego per pietà donami aita
Volgi pietoso un guardo al mio dolore
E ti movi pietà se non Amore.

Ferma un pensier mi dice
Sei nato sventurato invano speri
Che la fortuna alle tue preci arrida
Chiamala quanto vuoi
Pregala quanto sai.

Non va la sorte ove non fu già mai.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2466.13

Scheda a cura di Biancamaria Bigongiali
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